La giunta è servita

31 maggio 2012 | 18:02
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La giunta è servita

Resteranno nove gli assessori della giunta Cialente. Il primo cittadino ha escluso la possibilità di una allargamento a undici dell’esecutivo, che aveva ipotizzato in un primo momento, poiché non sarebbe consentito dalla legge. «Continuerò a chiedere invece una deroga al governo per la nomina di un [i]city manager[/i] che coordini i dirigenti in questa delicata fase post sisma», ha detto.

Cialente ha presentato il nuovo esecutivo con le deleghe: «La giunta giunge con qualche giorno di ritardo, abbiamo impiegato nove giorni. Se io non avessi avuto problemi familiari avremmo chiuso prima», ha spiegato.

Tre i criteri che hanno dettato la composizione della squadra: la continuità, la riconquistata fiducia degli elettori e le necessità rilevate dal programma elettorale che fanno riferimento ad un accorpamento funzionale delle deleghe. Esclusa l’ipotesi di un governo di tecnici perché chi avesse voluto avrebbe dovuto misurarsi con gli elettori candidandosi.

Il nuovo esecutivo è stato studiato nell’ottica del passaggio di consegne. Vice sindaco sarà Roberto Riga (Api)  con le deleghe alla  Sicurezza del territorio, Protezione civile attività estrattive, smaltimento delle macerie, agricoltura, Usi civici, randagismo e attività venatorie; Sanità Rsa comunali, igiene pubblica e rifiuti; politiche di tutela e valorizzazione ambiente.

Lelio De Santis (IdV) avrà bilancio, tributi programmazione economica, anagrafe, affari generali contenzioso, contratti, e le politiche per lo sviluppo dei turismi.

Piero di Stefano (Pd) Ricostruzione, politiche urbanistiche, edilizia pianificazione ripianificazione, opere provvisionali, rapporti con organi della ricostruzione, grandi infrastrutture, beni artistici e monumentali. Pianificazione su aree progetto case; donazioni nazionali  internazionali.

Marco Fanfani (Socialisti) si occuperà di  Attività Produttive, Commercio politiche comunitarie, politiche del credito, realizzazione polo fieristico a Paganica. 

Emanuela  Iorio (cattolici democratici) [i]new entry[/i], tratterà  Sport, politiche sociali dello sport, aeroporto dei parchi, pari opportunità. Betty Leone (Sel, nuovo volto) avrà le deleghe al personale, informatizzazione, polizia municipale, riorganizzazione struttura comunale, Urp, comunicazione e trasparenza.

Alfredo Moroni (Pd): Manuntenzione del territorio comunale,  Lavori pubblici, parchi e giardini cimiteri comunali, gestione progetto case e map, Smart city, energia.

Fabio Pelini (federazione sinistra):  Assistenza alla popolazione, ricostruzione partecipata, lavoro, e istituti partecipazione.

Stefania Pezzopane (Pd): Politiche sociali, Welfare, politiche scolastiche, politiche abitative, diritti della cittadinanza, politiche culturali, grandi eventi, L’Aquila città della Pace, candidatura l’Aquila capitale della cultura.

Il sindaco manterrà  pianificazione strategica, città territorio, rapporti con l’università le società partecipate e il controllo strategico. Cialente ha sottolineato che la presidenza del consiglio toccherà al Pd. «Per quanto riguarda le 7 delegazioni non è possibile scegliere un esterno – ha spiegato – pertanto chiederò ai consiglieri di occuparsene».

Cialente ha confermato la volontà di  conferire  deleghe anche ai consiglieri di opposizione. Il primo cittadino ha colto l’occasione per puntualizzare che il piano di ricostruzione deve tornare per legge in consiglio comunale per la discussione delle osservazioni. «Mi sembra strano –  ha detto –  che il presidente dell’Ordine degli Architetti non lo sappia». Il sindaco ha auspicato di portare il piano in aula entro giugno a patto che vi sia la collaborazione degli enti per l’intesa. Un cenno anche alla polemica sulla commissione per la ricostruzione, inutile secondo il sindaco e un aggravio di costi visto che la commissione territorio svolge anche le funzioni della ricostruzione mentre il controllo sugli atti è svolto dalla commissione garanzia

Affrontata anche la situazione paradossale della rendicontazione. «Noi continueremo così se vogliono spediremo a Roma tutti gli scatoloni con gli originali».

Infine sulla questione macerie ha sottolineato che si rischia di rallentare  i tempi poiché l’Asm attende le fatture del 2011 e i prime  tre mesi del 2012.  Anche una battuta sul terremoto in Emilia dove la ricostruzione andrà di pari passo con L’Aquila visto che noi abbiamo perso 2 anni tra filieria e commissari.

A.Cal.

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