
«L’idea di Berlusconi di fare stampare l’euro dalla nostra Zecca non è pazza per niente». Lo sostiene il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. «Non l’ha spiegata in tutti i suoi risvolti. In ogni caso, bisognerà stringere molto la cinghia e impoverirsi un po’ (o con le tasse o con l’inflazione, e in entrambe le ipotesi con una riduzione del welfare state). Ma con il meccanismo della svalutazione e dell’inflazione, – prosegue Chiodi – le nostre imprese saranno più competitive e potrebbero riassumere (meglio un lavoro con reddito soggetto all’inflazione che nessun lavoro e nessun reddito). Ovviamente i grandi gruppi finanziari italiani saranno contrari: perderebbero infatti un mucchio di soldi. Anche per i giovani sarebbe meglio perché avrebbero più chance di lavoro e su di loro graverebbe un debito pubblico meno pesante, perché l’inflazione lo ridurrebbe in termini reali».
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