Soros: Ue, 3 mesi prima del baratro

2 giugno 2012 | 19:41
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Soros: Ue, 3 mesi prima del baratro

Trento – Le autorità Ue hanno tre mesi di tempo per assumersi la responsabilità della crisi e invertire la tendenza, prima che sia troppo tardi. Lo ha sottolineato il finanziere George Soros, ospite del Festival dell’Economia di Trento. «La responsabilità della crisi è in primo luogo della politica, non dei mercati finanziari – ha detto Soros – la salvezza dell’Europa passa dunque necessariamente per una più piena assunzione di responsabilità politica, in particolare da parte della Germania».

Ma, secondo il magnate, «abbiamo solo tre mesi per farlo, prima che la situazione precipiti; la dinamica che si è creata mette a rischio la stessa esistenza dell’Unione. Questa è quella che io chiamo la ‘bolla politica’ della crisi. I paesi creditori dell’Unione europea, Germania in testa – ha proseguito Soros – hanno costruito un sistema bacato, e ne stanno scaricando i costi sulle ‘periferie’, Grecia in testa». Ad avviso dell’esperto di finanza e filantropo internazionale, «la Germania ha accresciuto la propria competitività mentre altri paesi, grazie alla facilità di accesso al credito, sono diventati meno competitivi e dal 2008 in poi hanno accresciuto il proprio disavanzo. Sono diventati come i paesi del terzo mondo quando, a suo tempo, si erano pesantemente indebitati in una valuta molto più forte della loro. Alcuni paesi sono diventati creditori, altri debitori. Oggi la Germania e gli altri paesi creditori stanno spostando l’onere dell’adeguamento alla crisi ai paesi debitori. Tutta la colpa e’ stata scaricata su di essi, sui paesi della ‘periferia’».

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