
«Scrivo questa lettera di denuncia in seguito all’ennesima, sconcertante delusione ricevuta dalle così dette istituzioni preposte alla ricostruzione del nostro capoluogo. Come tutti ormai sapranno, si era stabilito di esaminere le pratiche riguardanti le case E fuori centro storico (mi riferisco a quelle presentate dopo il 31 Agosto 2011) a decorrere dal 30 Aprile 2012. Chiodi ha addirittura sbandierato ai quattro venti che la filiera sta svolgendo un gran lavoro e che “l’esame dei progetti degli immobili classificati ‘E’ fuori centro storico e i piani di ricostruzione sono attività che proprio in queste ultime settimane si avviano a conclusione grazie a un lavoro silenzioso e poco evidente.” Riconfortato da tali dichiarazioni, mi reco fiducioso a Cineas, dove da 6 mesi attendo l’esame della mia pratica (ricordiamo per dovere di cronaca che il termine per l’esame della pratica scadeva, di norma, entro 60 giorni)».
«Sottolineo inoltre che non si tratta di una pratica di riparazione/ricostruzione immobile, ma di un semplice riacquisto di abitazione equivalente a quella principale distrutta: dunque, nulla di più celere e semplice. Si tratta, in altre parole, di una pratica che non deve passare nemmeno il vaglio di Reluis, ma solo di Cineas. In sintesi: è la tipologia di pratica che di norma viene esaminata ed approvata più rapidamente.
Ebbene, in data 30 Maggio 2012 l’impiegato della Cineas mi ha riferito che l’esame delle circa duemila pratiche E presentate dopo il 31 Agosto 2011 non è nemmeno stato avviato, poiché, sebbene in teoria sia stato stabilito di lavorare tali pratiche a partire dal 30 Aprile 2012, di fatto è mancata la firma d’intesa fra la ‘filiera’ e il commissario delegato. Perfino su quest’ultimo punto c’è incertezza: il commissario non è più Chiodi, dunque non è ancora chiaro né CHI darà avvio all’esame di tali pratiche né QUANDO ciò effettivamente avverrà.
A questo punto mi è rimasta la sola via del ricorso al TAR, che in caso di inadempienza dell’amministrazione comunale (che purtroppo a sua volta dipende dall’operato, o meglio, dal non-operato della filiera) nominerà un commissario ad acta per l’esame della mia pratica».
«Non posso che consigliare ai duemila aquilani che hanno presentato domanda dopo il 31 Agosto 2011 (ricordo che chi non supera una certa soglia di reddito ha diritto a patrocinio legale GRATUITO) di fare lo stesso, dal momento che non è più tollerabile una situazione tanto grottesca. Siamo di fronte a uno degli esempi più eclatanti di superficialità e sconsideratezza nella gestione della cosa pubblica. Di fronte a una siffatta presa in giro non si può rispondere con mero silenzio e rassegnazione. Agite!»
Lettera firmata