‘Arcobaleno dell’arte’ in zona rossa

5 giugno 2012 | 16:50
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‘Arcobaleno dell’arte’ in zona rossa

“L’ Arcobaleno folle dell’arte” troverà spazio nella zona rossa; palcoscenico in cui la danza sposerà il teatro la musica e la [i]perfoming art[/i]. Questo ed altro sarà il festival I Cantieri dell’Immaginario che troverà la sua cornice ideale nelle piazze della Zona rossa quali piazza San Silvestro, San Domenico, Santa Maria Paganica e piazza della Repubblica che terrà a battesimo la prima serata il 2 luglio prossimo. La[i] kermesse[/i] andrà avanti fino a metà agosto e potrà fruire dei fondi del Fus (Fondo unico per lo spettacolo) del Ministero per i Beni culturali.

Si tratta di un progetto innovativo che vede per la prima volta le istituzioni aquilane fare corpo unico per parlare lo stesso linguaggio in luoghi evocativi per gli aquilani. “I cantieri dell’Immaginario” rappresentano anche una importante carta fa giocare per la candidatura di l’Aquila capitale della Cultura 2019. «Quella di oggi è una tappa di partenza – ha spiegato il coordinatore del progetto, Antonio Massena -. Non è un assemblaggio di spettacoli. Questo progetto mira a rendere viva una parte delle città senza andare a fare grosse installazioni; utilizzando quello che c’è. Cercheremo di mettere insieme performance e beni culturali. Si sperimenta un nuovo modello con l’obiettivo di trovare ulteriori sinergie. L’Aquila potrà essere un punto nazionale di riferimento».

Già è un miracolo l’aver messo insieme, si diceva, la Baratelli, i solisti aquilani, l’istituzione sinfonica, il gruppo E motion, il Tsa, l’Uovo, teatro Zeta e Atam. Un progetto che ha richiesto 3 anni di preparazione. Le nuove produzioni saranno raccontate attraverso work-shop come quella di Alessandro Preziosi che culminerà con la messa in scena di Troilo e Cressida. L’Uovo invece poterà in scena il suo “Polvere di Sole” in piazza Santa Maria Paganica.

Piazza Palazzo regalerà la scena al più grande compositore iraniano vivente. «Questa è l’occasione più concreta che si possa presentare al Tsa – ha commentato Alessandro Preziosi – che può dimostrare quanto il teatro ami lo spettatore». «Ce l’abbiamo fatta – ha esordito l’assessore Stefania Pezzopane -. Abbiamo superato ogni ostacolo e ogni diffidenza. Non ci sarà ricostruzione senza una rigenerazione culturale. Il ministero ci è stato vicino anche con delle deroghe in particolare per le sale di spettacolo non ancora recuperate. Ci hanno finanziato questo progetto, ma non era scontato». La Pezzopane ha spiegato il perché del nome attribuito al festival: «L’immaginario contribuisce come una spinta straordinaria alla rigenerazione della città».

Sottolineata anche la trasversalità e interdisciplinarità del progetto. «Gli artisti si mescolano per produrre un movimento nella città». Un plauso è giunto dal direttore del ministero Beni culturali Salvo Nastasi: «Le deroghe non solo elemosine – ha detto in premessa – sono possibilità; le stesse che daremo all’Emilia Romagna. Questo progetto ha avuto l’unanimità in commissione Spettacolo. E’ un esempio di coesione anche per gli altri territori. Chiederò anche agli altri stabili di fare una analogo progetto». «Dobbiamo cercare di proiettare questo evento nel tempo – ha spiegato il sindaco Massimo Cialente – e sarà il collante per ricreare la nostra comunità. Accompagneremo questi luoghi nella fase della ricostruzione mentre la gente si riapproprierà di questi spazi. Questa sinergia nuova fra le istituzioni che intersecano i loro linguaggi è un terreno da esplorare». Nei prossimi giorni pubblicheremo il programma dettagliato.

A.Cal.