
«Ma quale cena carbonara! Un conto sono i rapporti politici, un altro quelli personali. Io vado spesso a cena con Chiodi. Quando ci incontriamo a Roma poi è un rito il caffè con il cannolino». Il sindaco Cialente minimizza il giorno dopo la cena fatta con Gianni Letta e il presidente Gianni Chiodi in un ristorante aquilano. L’oggetto della cena spiega Cialente «è la questione del centro Eni, un investimento importante che rischia di rimanere bloccato per 10 mila euro».
Il problema dell’area di Casale calore come si ricorderà è che nel sito di proprietà dell’università sul quale dovrebbe sorgere il entro di ricerca c’è un agriturismo. In questi mesi si è tentato un accordo con il gestore; l’esborso da parte del Comune sarebbe di 10 mila euro per chiudere la partita. «Il problema è che il collegio dei revisori dei conti – ha spiegato Cialente – ha dato un parere negativo all’esborso di questa cifra. A questo punto abbiano detto anche con l’ex sottosegretario Gianni Letta: facciamo una colletta fra di noi. Anche lui è disposto a mettere una cifra. Ripeto: 10 mila euro non possono bloccare la nascita di un centro di eccellenza per la città».
Inutile nasconderlo: l’Eni dopo il teatrino in Consiglio comunale per l’approvazione della delibera e dopo gli svariati mesi di attesa sta cominciando a perdere la pazienza.
A.Cal.