Consiglio Abruzzo: raccolta fondi Emilia

5 giugno 2012 | 16:34
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Consiglio Abruzzo: raccolta fondi Emilia

Il Consiglio regionale ha promosso una raccolta di fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma in Emilia: ogni Consigliere verserà 500 euro in un fondo che sarà destinato agli aiuti. I l Consiglio regionale ha anche approvato una risoluzione che impegna il Presidente Chiodi ad attivarsi in giudizio contro la norma statale che impedisce alle Regioni la revisione dei canoni di concessione idroelettrica.

Approvata una risoluzione che impegna il Presidente Chiodi ad assegnare – in tempi stretti – il budget per l’anno 2012 alle strutture che si occupano dell’assistenza sanitaria a bambini disabili, autistici e vittime di abusi, così da garantire la continuità dei servizi. Nel documento si chiede a Chiodi di procedere all’accreditamento provvisorio delle stesse strutture, oltre a promuovere un confronto con il Ministero della Salute sulle problematiche di questi centri, in modo da arrivare a una soluzione rapida. In subordine, si chiede al Presidente di prevedere il rifinanziamento transitorio dei “progetti obiettivo” – finanziati da oltre un decennio dalla Giunta – per consentire la copertura delle attività per l’anno in corso.

Via libera anche alla risoluzione per sostenere il disegno di legge nazionale sulla tutela degli oli d’oliva e a quella per creare una sorta di “task force” delle Regioni per confrontarsi con l’Unione Europea sulla direttiva Bolkenstein, che va a modificare l’attuale regime delle concessioni balneari. Approvato, poi, il progetto di legge sulle modalità di affidamento degli impianti sportivi da parte degli enti locali (Province e Comuni) e un altro progetto di legge che nega l’intesa Stato-Regione sul progetto del metanodotto della Snam in Valle Peligna. Torna in Commissione la modifica dello statuto degli Ambiti Territoriali di Caccia, mentre parere positivo è arrivato per i provvedimenti amministrativi riguardanti l’attività svolta nel 2010 dal Difensore Civico, la programmazione dell’attività e il rendiconto 2011 del Corecom.

Sono state inoltre approvate due mozioni: la prima a difesa della scuola pubblica e la seconda per l’istituzione di un Osservatorio (aperto a Regione, Enti locali, Associazioni di categoria e dei consumatori) per il monitoraggio dell’attività di Equitalia in Abruzzo. Rinviati alla prossima seduta infine, i punti riguardanti la sostituzione di un componente del Collegio regionale per la garanzie statutarie e l’elezione del Garante per i detenuti.

SNAM: NO ALL’INTESA STATO – REGIONE ABRUZZO – «Per la realizzazione di metanodotti e centrali di compressione connesse, ove essi ricadano in zone sismiche di primo grado o contrastino con il piano regionale sulla qualità dell’aria, la Regione Abruzzo negherà di norma l’intesa al Governo». Questa la nuova norma – approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale – proposta dai Comitati e dal Comune dell’Aquila e raccolta come primi firmatari dal Vice Presidente Giovanni d’Amico (PD) e dai Consiglieri Giuseppe Di Pangrazio (PD), Luca Ricciuti (PDL) e Maurizio Acerbo (RC). In particolare, la norma prevede l’incompatibilità nelle aree sismiche classificate di prima categoria di oleodotti e di gasdotti che abbiano diametro superiore o uguale a 800 millimetri e lunghezza superiore a 40 km e di impianti termoelettrici e di compressione a gas naturale a essi connessi. Inoltre, specifica che, per queste opere e per quelle che contrastino con il piano regionale sulla qualità dell’aria, la Regione nega di norma l’intesa con lo Stato. In mancanza dell’intesa si procederà all’istituzione di un collegio tecnico istituzionale per valutare nuovamente l’opera e una eventuale proposta alternativa della Regione (in base alle procedure di cui al comma 6 all’articolo 52 quinquies del DPR 8 giugno 2001 n. 327). «L’approvazione della legge era urgente e necessaria – affermano i consiglieri regionali – in quanto è prevista una norma del decreto sviluppo, in fase di approvazione da parte del Governo, che assoggetta le Regioni agli obiettivi nazionali. Le norme vigenti, invece, consentono alle Regioni di negare l’intesa e chiedere una verifica dei tracciati ricadenti in zona sismica di primo grado. E’ notizia recente che il Governo centrale, in seguito al recente sisma che ha colpito l’Emilia Romagna, ha deciso di revocare le autorizzazioni per il deposito di Rivara, per la realizzazione del quale la Regione Emilia aveva negato l’intesa. Con questa norma vogliamo ribadire con forza che la tutela costituzionale delle popolazioni residenti in zona sismica rientra tra le funzioni fondamentali di competenza regionale».

PAGANO E D’AMICO INCONTRANO DELEGAZIONE EMERGENCY – Il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, insieme al Vice Presidente Giovanni D’Amico, ha incontrato questa mattina una delegazione di Emergency, impegnata nell’organizzazione del convegno nazionale dell’associazione, in programma all’Aquila dal 7 al 9 settembre prossimi. La delegazione, di cui facevano parte Enrico Stagni (componente del direttivo nazionale di Emergency) e Beatrice Pannozzo (volontaria della sezione dell’Aquila), ha illustrato il progetto del meeting, a cui saranno presenti circa 2mila partecipanti, oltre a esponenti politici e personaggi del mondo dello spettacolo che collaborano con il movimento. Pagano e D’Amico hanno dato ampia disponibilità da parte del Consiglio, anche attraverso il patrocinio dell’iniziativa.

COMITATI: ORA CHIODI DOVRA’ SMETTERLA DI GIOCARE – «La legge anti-gasdotto, approvata ieri dal Consiglio Regionale, è un importante risultato del movimento che da oltre quattro anni si batte contro l’eco-mostro della Snam. Essa è una risposta molto chiara al modo arrogante e prepotente con cui la multinazionale del gas, spalleggiata dal governo nazionale, tenta di imporre il suo progetto devastante ad un territorio che è compatto nel respingerlo. Lo dimostra la unanimità dei consensi registrata sulla legge e che è frutto dell’impegno politico trasversale che ha sempre caratterizzato l’iniziativa dei comitati, convinti come siamo che prendersi cura del proprio territorio viene molto prima delle logiche di schieramento. Dobbiamo dare atto che, senza la convinta adesione e l’impegno costante ed intelligente dei consiglieri regionali che da sempre ci sono stati vicini in questa battaglia, difficilmente avremmo ottenuto questo risultato. Ora il governatore Chiodi dovrà smetterla con le sue ambiguità e non potrà più giocare sulla nostra pelle con la non applicazione delle risoluzioni: in otto mesi ci ha solo presi in giro! Ora dovrà applicare la legge della Regione Abruzzo che gli impone di negare l’intesa.

E il Governo nazionale non potrà usare due pesi e due misure; non può cioè bocciare il deposito di gas a Rivara, in Emilia, perché in zona sismica e nello stesso tempo premere per la costruzione della centrale di compressione a Sulmona e del mega gasdotto lungo la dorsale appenninica, cioè nelle aree più altamente sismiche della nostra penisola! Non ci sono cittadini di serie A e di serie B.

L’applicazione del principio di precauzione e la tutela dell’incolumità pubblica è un diritto di tutti e non può essere lasciato alla discrezione dei governanti di turno!

Fondamentale, nel caso di Rivara, è stata la negazione dell’intesa con lo Stato ad opera della giunta regionale dell’Emilia – Romagna: un no molto netto incentrato proprio sul rischio sismico, comunicato al Ministero in aprile, quando nessuno poteva immaginare un terremoto nella pianura padana! Il Ministro dello Sviluppo Economico, di fronte all’insuperabile opposizione della Regione, non ha potuto far altro che bocciare l’opera con questa motivazione: “l’intesa negativa della Regione Emilia – Romagna costituisce motivo ostativo all’accoglimento dell’istanza.

Se la giunta Chiodi avesse agito con quella serietà e coerenza che contraddistingue il governo dell’Emilia – Romagna adesso, probabilmente, in Abruzzo non staremmo ancora a parlare della centrale e del mega-gasdotto Snam. Da oggi si volta pagina, è finito il tempo di Chiodi- Ponzio Pilato. Con le risoluzioni ha potuto giocare, con la legge no!».

METANODOTTI, MORONI: «TUTELATI I TERRITORI INTERNI» – «Grande soddisfazione per una legge bipartisan che tutela il territorio e aggiunge un importante tassello alla battaglia condotta dal coordinamento antigasdotto, affiancato da amministratori e comitati. A seguito dell’approvazione da parte del Consiglio regionale, della legge che esclude l’intesa della Regione nel caso di progetti di realizzazione di metanodotti, oleodotti e centrali di compressione in aree sismiche di primo livello o ricomprese nel Piano regionale sulla qualità dell’aria. Di fatto, dunque, viene automaticamente esclusa l’intesa per metanodotti oppure oleodotti con un diametro superiore a 800 millimetri e una lunghezza superiore ai 40 chilometri. Ringrazio i proponenti, vale a dire i consiglieri Giovanni D’Amico, Giuseppe Di Pangrazio, Maurizio Acerbo e Luca Ricciuti, per aver portato all’approvazione del Consiglio regionale una legge che tutela le aree interne ed esclude la possibilità che il percorso del gasdotto Snam possa interessare l’Abruzzo appenninico. Il sisma del 2009 e quello che sta interessando l’Emilia hanno dimostrato, una volta di più, la pericolosità di questo tipo di infrastrutture in territori ad altissimo rischio sismico. Ai danni in termini di impatto ambientale, alla pesanti ripercussioni sull’ecosistema e sull’economia, basata su produzioni agricole e turismo, si aggiungono, infatti, gli elevatissimi rischi per la popolazione, legati a veri propri disastri ambientali che potrebbero essere connessi a eventi sismici. L’approvazione di questa legge arriva peraltro opportunamente, direi quasi provvidenzialmente, a pochi giorni dall’esame della proposta di legge del Governo, che verrà sottoposta al Consiglio dei Ministri, relativa all’inserimento di una norma, all’interno del decreto Sviluppo, secondo la quale le Regioni verrebbero assoggettate agli obiettivi nazionali per quanto riguarda le opere pubbliche ritenute di interesse strategico. Sviluppo e tutela dell’ambiente e delle popolazioni – ha concluso l’assessore Moroni – devono però andare di pari passo e, fortunatamente, questa legge regionale assicura la supremazia di questi principi. Il fatto che si tratti di una proposta bipartisan dimostra inoltre che la nostra battaglia è stata recepita e che vi è una consapevolezza seria e matura rispetto a questi temi. Ora è ancora più importante che il sottosegretario allo Sviluppo De Vincenti convochi, in tempi quanto più possibile rapidi, il tavolo tecnico istituzionale, con tutti i soggetti coinvolti, con l’obiettivo di individuare un percorso alternativo al gasdotto che la Snam vorrebbe realizzare lungo la dorsale appenninica, interessando l’Abruzzo interno e prevedendo la localizzazione di una centrale di compressione a Sulmona».