Prostituzione minori: revocata potestà genitori

Due ragazze di 13 e 14 anni costrette dai genitori a prostituirsi in un piccolo comune dell’Aquilano. Ieri su questo raccapricciante caso si è svolta l’udienza presso il Tribunale dei minori alla presenza del pm titolare dell’inchiesta, del Gip del Tribunale dell’Aquila, degli avvocati degli arrestati e degli psicologi che hanno tradotto di volta in volta le richieste sconcertanti formulate dagli adulti verso i minori che si trovavano in una stanza protetta.
Le due ragazze, riferisce “Il Messaggero”, hanno confermato le ipotesi dell’accusa, basate su conversazioni telefoniche registrate. Storia di una famiglia romena in cui genitori, nonna hanno fatto sì che le figlie si prostituissero anche in cambio di 20 euro. Tra gli indagati figurano 20 persone, tra loro i clienti che risiedono nel piccolo comune. Uno degli arrestati (quello che le accompagnava anche a prostituirsi) ha sempre ammesso di aver avuto rapporti sessuali ma non di aver intascato il denaro provento degli incontri delle due minori con altri clienti.
L’udienza al Tribunale dei minorenni è stata aggiornata a settembre quando si procederà alla ricognizione fotografica personale. Il Tribunale dei Minori ha provveduto a revocare la patria potestà ai genitori delle due bambine. Gli arrestati sono assistiti dagli avvocati Massimo Costantini, Maria Teresa Di Rocco, Ferdinando Paone ed Emilio Bafile.
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