Flavio Girato, l’ultimo “Valterchiari” in concerto

7 giugno 2012 | 11:22
Share0
Flavio Girato, l’ultimo “Valterchiari” in concerto

Un grande evento è previsto a L’Aquila per la sera di venerdì 8 Giugno: al Ridotto del Teatro si esibirà Flavio Giurato, l’ultimo Valterchiari della canzone d’autore italiana, per un concerto organizzato dall’Associazione Culturale EVAQ all’interno della rassegna di musica e canzoni “GONGO’ ”.

Figlio di un diplomatico, Giovanni Giurato, che è stato Console Generale in Uruguay, inizia la carriera come autore, scrivendo per altri artisti come Anna Melato (Madame Marilou, nel 1974).

La sua discografia vanta 3 album fondamentali tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta, considerati tra i migliori della musica d’autore italiana: Per futili motivi (1978), costruito con un impasto di romanesco e italiano, Il tuffatore (1982), un gioiello prezioso e romantico costruito su un fil rouge di parlato e post-prog e Marco Polo (1985), un vero e proprio viaggio musicale senza compromessi su quel viaggio incredibile  che l’esploratore veneziano   cominciò oltre 700 anni fa.

Dopo un silenzio ventennale è tornato a incidere tra il 2002 e il 2007 tre album “Il manuale del cantautore”, “Il tuffatore – Racconti e opinioni su Flavio Giurato” e  “Il manuale del cantautore II” con splendidi inediti quali “La Giulia Bianca” dedicata a Pier Paolo Pasolini, “Ustica”, la splendida “Praga”, dedicata all’invasione del 1968, “Centocelle” e “Il caso Nesta”, riprendendo la sua attività live.

La possibilità di apprezzare Flavio Giurato a L’Aquila è occasione rara, anche per l’atipicità del cantautore, abituato ad alternare periodi di attività ad altri di “eremitaggio musicale”.

Così lo ha magistralmente descritto Claudio Orlandi, parlando dell’album “Marco Polo”: “Guardate un uomo che suona le sue gambe masticando l’aria. Si muove da sé. Sono mascelle portentose che tirano le funi del proprio corpo per farlo riscaldare e risuonare. Così nasce un gioco che può insegnare l’importanza di non essere visti pur essendo estremamente presenti” e di testimoniarci tutti, con una manciata di canzoni su un incredibile viaggio di più di settecento anni fa, narrato con una esposizione poetica così onesta da sottolineare che se Marco Polo fu un grande esploratore del Mondo, Flavio Giurato lo è del cuore e delle umane passioni e questo disco è la sua Grande Cina, da cui fu difficile per entrambi far ritorno. È risaputo: i cani sciolti non amano i recinti.”

info: www.cleves.it / info@cleves.it

[url”Torna alla Home eventi”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=165&categoryId=205[/url]