
La gravidanza è una delle esperienze più importanti nella vita di una donna, ma rappresenta anche un momento che deve coinvolgere diverse figure professionali, attive per garantire alle future mamme le migliori condizioni di sicurezza, di assistenza e di informazione in vista della nascita del loro bambino. L’integrazione ottimale tra le diverse competenze – ostetricia, ginecologia, neonatologia, pediatria del territorio – non può che favorire lo sviluppo armonico di un ‘percorso nascita regionale’. E’ questo il messaggio che arriva dai pediatri di famiglia della Fimp (federazione italiana medici pediatri) Abruzzo e della Sin (società italiana di neonatologia) Abruzzo in occasione del secondo convegno nazionale di neonatologia e pediatria che si svolgerà a L’Aquila domani e sabato 9 giugno.
La pediatria di libera scelta – dicono in una nota congiunta Piero Di Saverio, segretario regionale Fimp, e Sandra Di Fabio, direttrice della terapia intensiva neonatale dell’ospedale San Salvatore – propone così il suo contributo per le linee guida sulla gravidanza a basso rischio, elaborate dal comitato regionale percorso nascita(Crpn)-Gruppo Tecnico Regionale ASR Abruzzo, al fine di coinvolgere fattivamente i medici che operano sul territorio. In modo tale che per le donne con una gravidanza a basso rischio ci possa essere una totale presa in carico dalla rete di assistenza integrata territoriale costituita da l’ostetrica/o, il medico di medicina generale, il pediatra di famiglia, i consultori e le altre strutture deputate. Già alla 37esima settimana di gravidanza dovrebbero infatti essere offerte informazioni, a cura anche del pediatra di famiglia, su nozioni di puericoltura come l’allattamento al seno o formulato, le cure del neonato, i test di screening, la profilassi vitaminica e la cura di sè dopo la nascita. Queste informazioni, supportate da materiale cartaceo o informatico, dovrebbero sempre essere consegnate ai genitori all’atto della dimissione ospedaliera. Il punto nascita prescelto dovrà invece fornire al momento del congedo delle neomamme la documentazione relativa al parto e alla degenza in ospedale, e raccomandarle di contattare gli operatori che l’hanno seguita in gravidanza per pianificare l’assistenza nel dopo parto. Nelle more dell’accesso diretto alle informazioni inserite nel fascicolo sanitario individuale elettronico da parte di tutti gi operatori della sanità, il punto nascita dovrà poi consegnare ai genitori anche la cartella clinica cartacea o informatica relativa al neonato, da esibire al pediatra di famiglia prescelto, ai fini della presa in carico e continuità dell’assistenza, nell’ottica di una reale integrazione ospedale-territorio. Tale documentazione è inserita nel libretto pediatrico individuale, ovvero il documento che accompagna tutti i soggetti in età pediatrica e che permette la conoscenza della loro storia naturale e clinica fin dal momento della nascita.
Il secondo convegno nazionale di neonatologia e pediatria, che vede riuniti a L’Aquila i professionisti della medicina infantile, sarà quindi l’occasione per approfondire diversi temi inerenti la neonatologia: la conoscenza sulla gestione del bambino nato da taglio cesareo attraverso l’esperienza vissuta in corsia, l’alimentazione e gestione del bambino nato pre termine. Alcune sessioni, in particolare, saranno dedicate alle infezioni neonatali e alla gestione del neonato sul territorio. Presidente e organizzatore del convegno è la dottoressa Sandra di Fabio.
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