
Il terremoto che ha causato vittime e danni in vaste aree del Nord Italia continua a farsi sentire in particolare in Emilia Romagna. Preghiera e solidarietà concreta sono state prontamente manifestate dal Papa e dalla Conferenza episcopale italiana che ha messo a disposizione tre milioni di euro ed ha indetto per domenica 10 giugno una colletta in tutte le comunità ecclesiali a sostegno dell’impegno di Caritas Italiana. Immediata, è detto in una nota, è stata l’attivazione della rete Caritas, con in prima fila le Caritas diocesane coinvolte, supportate dal delegato regionale delle Caritas dell’Emilia Romagna e la pronta mobilitazione di quelle delle altre regioni toccate dal sisma (Lombardia e Triveneto).
Il direttore di Caritas Italiana, Francesco Soddu, è oggi nelle zone colpite, dove si è recato più volte, sin dalla prima scossa del 20 maggio. Anche il Presidente di Caritas Italiana, il vescovo di Lodi Giuseppe Merisi ha voluto portare personalmente nei giorni scorsi un messaggio di concreta vicinanza, visitando, insieme al delegato delle Caritas della Lombardia, prima Gonzaga e Moglia nella provincia di Mantova, per poi spostarsi in Emilia Romagna, a Carpi, Fossoli e Mirandola. A Finale Emilia è stato allestito a un Centro di coordinamento Caritas per facilitare l’incontro tra bisogni rilevati e disponibilità di risorse materiali e di volontari.
FONDAZIONE ‘AIUTARE I BAMBINBI’, ISTITUITO FONDO DI SOLIDARIETÀ – La Fondazione “aiutare i bambini”, con sede a Milano, annuncia lo stanziamento di un fondo di emergenza a sostegno delle popolazioni colpite dal recente terremoto che ha interessato l’Emilia Romagna e la Lombardia. Il fondo, che ha una dotazione iniziale pari a 50.000 euro, sarà destinato in particolare ad interventi educativi, di aggregazione e tempo libero rivolti a bambini e ragazzi. Gli interventi saranno concordati e gestiti insieme ad organizzazioni del privato sociale, amministrazioni comunali e parrocchie locali con cui la Fondazione ha preso contatto durante una recente visita sul campo e con cui sta definendo le modalità di azione. «Nei piccoli comuni in provincia di Modena che abbiamo visitato – ha dichiarato Alberto Barenghi, responsabile Progetti Italia di “aiutare i bambini” – la popolazione sta reagendo al trauma subìto, ma le scosse continuano e la paura è palpabile. Le tendopoli allestite dalla Protezione Civile sono abitate per lo più da famiglie di immigrati, privi di una rete parentale. Gli italiani hanno adottato soluzioni temporanee come camper o piccole tende, posizionate nei giardini privati o nei parchi pubblici. Le scuole sono state dichiarate inagibili e le attività interrotte, per questo col nostro aiuto vogliamo garantire ai bambini e ai ragazzi nuove modalità e luoghi di aggregazione: le attività educative e aggregative devono riprendere».
La Fondazione è intervenuta in maniera analoga in Abruzzo a seguito del terremoto del 2009, progettando e finanziando a L’Aquila e in alcuni comuni limitrofi la realizzazione di un asilo nido e spazio gioco, di un centro aggregativo giovanile e infine di un dispensario farmaceutico con annesso ambulatorio medico pediatrico. «L’istituzione da parte di “aiutare i bambini” di un fondo di emergenza post terremoto per l’Emilia Romagna e la Lombardia – ha dichiarato Goffredo Modena, Presidente di “aiutare i bambini” – nasce dalla convinzione, confermata dalla precedente esperienza in Abruzzo, che successivamente agli aiuti volti ad assicurare una risposta ai bisogni primari (accoglienza, acqua, cibo, beni di prima necessità) è importante realizzare interventi volti a tenere vive le relazioni, i legami e la coesione. Vogliamo offrire alle popolazioni, in primis bambini e ragazzi, nuovi luoghi e occasioni di incontro, aggregazione e vita sociale, specie laddove i tradizionali punti di riferimento risultano materialmente distrutti o inagibili a causa del sisma».
Per contribuire al fondo di emergenza i privati cittadini possono effettuare un versamento con causale “Terremoto Emilia” sul Conto Corrente Postale n. 17252206, intestato a Fondazione “aiutare i bambini” Onlus, Via Ronchi 17 – 20134 Milano. Per informazioni: tel. 02-70603530, www.aiutareibambini.it.
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