
Sara non ce l’ha fatta. Troppo forte, troppo superiore, troppo in forma Maria Sharapova perché la Sorpresa Italiana riuscisse a compiere l’impresa: vincere il Roland Garros nel singolare, il giorno dopo il trionfo con Roberta Vinci che ha consegnato entrambe alla storia del tennis mondiale. Grazie a questo exploit, il primo doppio italiano capace di vincere a Parigi è diventato il n.3 al mondo.
Sara, invece, è salita al Numero 10, grazie alla straordinaria partecipazione al torneo transalpino. Oggi pomeriggio l’azzura si è battuta sino all’ultimo respiro, ma si è dovuta inchinare alla formidabile avversaria, tornata a vinere un titolo dello Slam quattro anni e mezzo dopo l’ultimo successo: accadde all’Open d’Australia del 2008.
In un’ora e 29 minuti, Maria Sharapova ha demolito ogni resistenza. E’ la decima tennista a completare il Grande Slam in carriera, avendo vinto in precedenza Wimbledon nel 2004, l’Open degli Stati Uniti nel 2006 e l’Open d’Australia del 2008. E’ un esempio di come nulla sia impossibile, purché ci si creda: anche ritornare sul trono del tennis mondiale, dopo esserne stata la titolare a più riprese fra il 2055 e il 2008, prima di subire un’impressionante serie di infortuni. Ma una vera Regina può dirsi tale, anche per questo.
Nonostante la sconfitta, Sara merita soltanto applausi: per il modo in cui si è battuta, esaltando ancora una volta il tennis femminile italiano dopo i fasti della Schiavone; per l’umiltà e per la grinta che la contraddistinguono; per il suo modo di essere un personaggio schietto, fresco, per gli eccezionali progessi che ha registrato in questo anno di grazia 2012.
Il Primo gennaio scorso, Sara era la tennista numero 45 del mondo. Oggi è la decima. Ha vinto tre tornei, è arrivata sino ai quarti di finale in Australia, ha conquistato gli Internazionali di Roma in doppio con la Vinci, si è guadagnata la chance con la Sharapova dopo avere fatto fuori la russa Kuznetsova, la tedesca Kerber e l’australiana Stosur.
Sara ha demolito gli scetticismi della vigilia che non le concedevano un lungo cammino a Parigi. Sarà è l’ultimo tesoro scoperto dallo sport italiano. Teniamocelo stretto.
[i]
[url”Torna al Network Mister x per IlCapoluogo.it”]http://ilcapoluogo.globalist.it/URLRedirect?Type=Link&Redirect=179[/url][/i]