San Massimo, la fiera non fa miracoli

10 giugno 2012 | 21:05
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San Massimo, la fiera non fa miracoli

Sui banchi panni e pietre ‘miracolose’ che puliscono senza l’uso di detergenti, molti prodotti dell’artigianato nazionale ed etnico, calzature e abbigliamento. Addirittura c’è la possibilità di fare le unghie da una estetista ambulante. Gli aquilani che sono rimasti in città nella prima domenica di estate vera non hanno rinunciato al tradizionale giro per le bancarelle della fiera di San Massimo. C’erano più o meno tutte le categorie merceologiche rappresentate anche nelle passate edizioni.

Totale l’assenza di abusivi perchè evidentemente l’appuntamento fieristico passato un po’ in sordina, quest’anno non ha avuto molta eco. A dire la verità erano molti gli spazi vuoti anche fra i banchi. Un po’ meno di un centinaio i venditori che hanno partecipato alla fiera che si è snodata da viale Tagliacozzo, via Castello e viale Gran Sasso. Un circuito già collaudato in occasione della fiera dell’Epifania.

Molto più dimessa l’atmosfera, più ordinata complessivamente la manifestazione che ha richiamato comunque un discreto numero di persone, circa 5 mila dalla mattinata, secondo le stime.

Soddisfatto l’assessore comunale al Commercio Marco Fanfani che ha ricordato il prossimo appuntamento estivo la fiera della Perdonanza. Meno soddisfatti i venditori che nonostante le numerose visite hanno venduto poco. Colpa della crisi, dicono, che mette un freno agli acquisti. A differenza della fiera della epifania che richiama ormai molti visitatori da fuori città, il mercato di San Massimo è un evento tutto aquilano. A.Cal.

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