
Un semplice pareggio non basta ai neroverdi per la promozione in Prima Divisione.
Dopo la vittoria schiacciante nel [i]match[/i] di andata, nel quale i ragazzi di Grassadonia avevano infilato due goal nella porta difesa dall’estremo difensore teatino, al team di Paolucci non restava molto: ed evidentemente, chi vive di speranza, muore disperato.
Le occasioni da goal, sull’erba dell’Angelini, ci sono state, ma nessuna di queste ha aiutato il Chieti verso il salto di categoria. La Paganese, rimasta con dieci giocatori in seguito all’espulsione di Galizia, è riuscita a mantenere ben salde le redini del match.
«Io penso che siano state due partite molto differenti – afferma Gianluca Grassadonia allenatore della Paganese – all’andata abbiamo giocato con un 4-2-4 e penso che abbiamo meritato al di la degli episodi. Quindi penso che la promozione l’abbiamo costruita in casa. Il Chieti si è reso pericoloso in diverse circostanze, poi i ragazzi sono stati bravi ad interpretare la partita di ritorno con tre difensori titolari su quattro squalificati. Da quando sono tornato alla Paganese, ho sempre creduto fermamente alla promozione. Ero andato via per alcune vedute avverse con la società. Io volevo fare un discorso sul gruppo, che volevo tutelare, che la società voleva tagliare e allora non mi sono sentito di continuare. Poi sono stato richiamato, ma ero convinto di poter far bene. Ringrazio il nostro pubblico che è accorso numeroso facendo sentire il proprio calore, ma faccio i complimenti anche ai tifosi del Chieti che hanno sostenuto la loro squadra fino alla fine, è stato veramente un bello spettacolo».
Le squadre promosse in Prima Divisione sono quindi Perugia, Catanzaro e Paganese.
[i](c.g.)[/i]
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