
Via libera del ministero dell’Economia per l’utilizzo dei 90 milioni ex Zona franca per il [i]de minimis[/i], conclusione della conferenza dei servizi per il piano di ricostruzione dell’Aquila e tracciabilità delle macerie.
Il passaggio delle consegne dal commissario alla gestione ordinaria può attendere. O meglio, il 15 giugno in occasione di una assemblea cittadina programmata per le ore 16 sarà lo stesso Ministro alla coesione territoriale, Fabrizio Barca, ad annunciare i criteri e linee guida per il ritorno alla governance ordinaria. É stato il ministro oggi all’Aquila ad annunciare tutte le novità facendo anche il punto con le cifre sullo stato dell’arte della ricostruzione insieme al sindaco Massimo Cialente al presidente della Provincia Antonio Del Corvo e al commissario Gianni Chiodi. Sempre venerdì sarà resa nota anche la famigerata relazione sul piano di ricostruzione di cui aveva parlato il sindaco.
LE CIFRE DELLA RICOSTRUZIONE: Il Ministro Barca ha spiegato che ultimi cinque mesi sono state approvare 3.108 pratiche E e concessi 1.726 nuovi buoni contributo. Dunque c’è stato raddoppio rispetto al periodo precedente. Tutte le E ad oggi sono 9.291 di cui 6.049 esitate. Le 1.884 domande presentate dopo il 31 agosto potranno essere esaminate ora dalla filiera per la quale ieri è stata rinnovata la convenzione. A casa torneranno così 18.600 aquilani. Sempre nei primi cinque mesi di quest’anno sono stati aperti 621 nuovi cantieri. Meno chiaro il quadro sulle opere pubbliche. Nei primi cinque mesi del 2012 sono stati aperti 20 nuovi cantieri.
MACERIE: Alla data del 31 maggio scorso erano state rimosse 290 mila tonnellate di macerie pubbliche di cui 98 mila nei primi cinque mesi del 2012. Dal 15 giugno del 2012 partirà la tracciabilità delle macerie private. Scatterà ossia una registrazione on line delle targhe dei veicoli e dei cantieri di provenienza degli inerti. Dal primo settembre al via anche un dispositivo per tracciare il percorso del materiale. Scatterà poi anche tracciabilità degli elementi lapidei. La maggiore attenzione al patrimonio architettonico sarà dimostrata inoltre dal potenziamento degli uffici della Soprintendenza con l’assunzione di quattro architetti in più. É stato inoltre pubblicato un Testo coordinato della normativa del sisma.
PIANI DI RICOSTRUZIONE: Ne sono stati adottati 23 per 10 c’è l’intesa, 34 invece devono essere presentati. In relazione al piano dell’Aquila «oggi – ha annunciato il ministro – si è conclusa la conferenza dei servizi creando le condizioni per l’intesa con l’acquisizione dei pareri favorevoli con osservazioni e raccomandazioni di tutte le amministrazioni partecipanti». In relazione alla white list sono state 235 le istanze pervenute finora.
SVILUPPO ECONOMICO: Il ministro dell’Economia Passera ha dato il via libera al decreto ministeriale che stabilisce condizioni limiti e modalità per la concessione del de minimis per imprese già costituite o che si costituiranno entro il 31 dicembre del 2014. Il regime fiscale agevolato andrà a valere per le domande presentate in ordine cronologico fino all’esaurimento dei 90 milioni di euro. Le imprese potranno scegliere l’esenzione dalle imposte Irpef e Ires totale per i primi 5 anni e parziale fino al quattordicesimo; l’esenzione dal’Irap per cinque periodi di imposta; l’esenzione dall’Imu; oppure l’esonero dal versamento dei contributi Inps e Inail sulle retribuzioni dei dipendenti. Sono previste due riserve: il 20 % delle risorse è destinato ala nuove imprese; il 10% a favore di imprese insediate nel centro storico. Ogni impresa potrà beneficiare di esenzioni fino ad un massimo di 200 mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari escluse le imprese soggette a procedure concorsuali. Il Cipe ha disposto altresì l’assegnazione di ulteriori 42 milioni di euro. Ben 83 milioni saranno stanziati tramite i fondi Fesr per il recupero e la rivitalizzazione economica. Anche le imprese agricole danneggiate dal sisma riceveranno 14 milioni di euro. Nell’ambito delle misure per lo sviluppo c’è anche la nascita del Gran Sasso Institute finanziato con 12 milioni di euro per tre anni. Entro il 31 luglio il comitato presenterà il piano strategico. Prevista la sede nel centro storico A.Cal.
10,6MLD LE RISORSE STANZIATE PER INTERVENTI – «La ricognizione effettuata sui dati della spesa – alla fine di aprile – mostra che le risorse finanziarie complessivamente stanziate per gli interventi post-terremoto sono pari a poco meno di 10,6 miliardi di euro (di cui 10,5 pubbliche), di cui circa 2,9 miliardi relativi agli interventi per l’emergenza e i restanti 7,6 miliardi destinati agli interventi per la ricostruzione. Le risorse destinate agli interventi per l’emergenza risultano quasi integralmente erogate e hanno riguardato principalmente le seguenti linee di intervento: spese per la prima emergenza per complessivi 680 milioni; progetto Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili (CASE): circa 4.500 appartamenti in grado di ospitare più di 15.000 persone. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 833 milioni; progetto Moduli Abitativi Provvisori (MAP): circa 3.500 moduli in grado di alloggiare oltre 7.000 persone. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 284 milioni; progetto Moduli a Uso Scolastico Provvisorio (MUSP): 32 scuole prefabbricate in grado di ospitare più di 6.000 studenti. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 82,8 milioni. Le risorse destinate agli interventi per la ricostruzione riguardano principalmente le seguenti linee di intervento: ricostruzione di edifici privati: questi interventi riguardano la concessione di contributi a soggetti privati. Ricostruzione di edifici pubblici: si tratta di interventi approvati dal Cipe riguardanti opere pubbliche per circa 408 milioni; messa in sicurezza degli edifici scolastici (interventi approvati dal CIPE per complessivi 226 milioni); reti stradali e ferroviarie: riguardano interventi per complessivi 300 milioni. Solo una quota pari a poco più del 17% delle risorse per la ricostruzione risulta erogata. Al netto dei complessivi trasferimenti ed erogazioni effettuate, risultano ancora da utilizzare risorse pari a 5,4 miliardi».
APINDUSTRIA,A RISCHIO DE MINIMIS PER IMPRESE CRATERE – «Dopo l’ulteriore conferma del Ministro Fabrizio Barca sull’utilizzo degli “stessi” 90 milioni che ormai da anni aleggiano senza mai approdare a nulla per il sostegno delle imprese, si profila un altro imminente pericolo. L’Inps ha infatti affermato che esiste un tavolo nazionale tra lo stesso Ente, l’Inail ed i Ministeri del Tesoro e del Lavoro che si sta occupando delle modalità di interpretazione dell’abbattimento del 60% di tasse, tributi e contributi avvenuto nell’Area Cratere e che l’orientamento sarebbe quello di interpretare tale agevolazione come “aiuti di Stato”». E’ quanto si legge in una nota di Apindustria L’Aquila.
«Va da sé che tale interpretazione costituirebbe per le imprese coinvolte non solo un’ulteriore beffa, ma un serissimo danno economico perché vorrebbe dire che quanto non versato sarà invece considerato proprio nell’ambito del de minimis (200.000 € in un triennio) e quindi nei citati 90 milioni che invece dovrebbero favorire la ripresa.
Non è chiaro, a questo punto, nemmeno il problema che si porrebbe in merito alle imprese che potrebbero già aver utilizzato fondi ricadenti nella disciplina del de minimis o che addirittura potrebbero aver già colmato il plafond previsto.
In quel caso, logica vorrebbe che si ricorresse alla restituzione materiale di quanto sospeso e quindi all’annullamento di ogni beneficio previsto dalla riduzione della restituzione che sarebbe oltretutto ritenuta “ingiustificata” e quindi richiesta in tempi rapidi e con pesanti penalizzazioni.
La nostra Associazione ha già fatto presente questa situazione sia all’Amministrazione Comunale che ad alcuni parlamentari abruzzesi ma occorre un’azione forte per far sì che si venga a capo di questa vicenda e, se confermata, si agisca subito per non ritrovarci, al solito, a ricorrere ad un provvedimento tampone all’ultimo istante, metodologia che ha sempre contraddistinto le fasi successive al terremoto del 6 aprile».
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