
Pescasseroli – Promuovere la candidatura della foresta secolare di Val Cervara, nel territorio di Villavallelonga, a ‘patrimonio dell’umanità’. E’ quanto si prefigge il workschop internazionale “Beech Forest-Joint Natural Heritage of Europe” quest’anno ospitato dall’Italia, che si terrà dal 16 al 20 giugno nel Parco Nazionale e nel Lazio, a Soriano del Cimino.
L’incontro, organizzato con l’università della Tuscia di Viterbo e la German Federal Agency for Nature Conservation rientra in un progetto che vede la costruzione, in Europa, di una rete transnazionale di foreste vetuste di Faggio, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
Il Parco si candida con la Foresta della Val Cervara, un patrimonio naturalistico di enorme importanza, habitat eccezionale per molte specie rare di animali, decine di ettari di superficie in cui sono presenti piante di oltre 500 anni di età. E lo fa invitando il professor Hans Dieter Knapp, direttore dell’accademia internazionale per la conservazione della natura che, insieme ad altri 30 esperti, provenienti da diversi Paesi europei, visiterà martedì 19 giugno l’area interessata.
L’apertura dei lavori del workshop è prevista per domenica 17 giugno a Soriano del Cimino, che ospita la foresta del Monte Cimino, anch’essa candidata al riconoscimento Unesco.
A Villavallelonga sono previsti l’escursione in Val Cervara e i lavori dell’ultima sessione del workshop, con la presentazione del “piano di comunicazione per il riconoscimento Unesco della rete transnazionale delle faggete vetuste”, a cura del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma.
Il processo di riconoscimento vedrà l’ente impegnato in prima fila affinchè la bella foresta della Vallelonga possa presto pregiarsi di questo ambito “titolo”.