Verdi: zona franca possibile. A L’Aquila ‘procedure sbagliate’

14 giugno 2012 | 17:57
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Verdi: zona franca possibile. A L’Aquila ‘procedure sbagliate’

Bologna – Spingere per fare delle aree colpite dal terremoto una ‘zona franca‘ e incentivare la messa in sicurezza degli edifici dal rischio sismico, «anche e soprattutto quelli che non hanno subito danni». E’ questa l’idea per la ricostruzione dell’Emilia lanciata a Bologna dal presidente della federazione dei Verdi, Angelo Bonelli.

«Il dramma di questa terra – ha detto – è che ripropone il tema della necessità di mettere in sicurezza il territorio. Cercando anche di rilanciare l’economia garantendo il lavoro». Per questo, nonostante le parole del presidente della Regione, Vasco Errani, i Verdi rilanciano l’idea di una ‘no tax area‘.

«Errani – ha spiegato Bonelli – ha detto che quella della creazione di una zona franca è una strada non percorribile. Ha ricordato che per l’Aquila quella proposta non è stata accettata. E’ vero, ma per errori nelle procedure. In altri casi, come per le banlieue di alcune città francesi, per Siviglia e per le Azzorre, zone franche sono state create».

Il presidente dei Verdi, che si è anche schierato a fianco di Italia Nostra nel condannare le demolizioni effettuate nelle scorse settimane, ha parlato anche della risoluzione, che verrà presentata dalla consigliera regionale Gabriella Meo, per sostenere una detrazione del 55% per la messa in sicurezza degli edifici dal rischio sismico e per un’iva agevolata nelle aree colpite.

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