Federcopa: pendolari preoccupati

19 giugno 2012 | 11:38
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Federcopa: pendolari preoccupati

«La risposta con la quale l’Arpa ha liquidato l’ennesimo disservizio sulla Sulmona-Roma, definendo ‘fisiologico’ un ritardo in partenza di oltre 30 minuti da Roma per un guasto tecnico, preoccupa non poco i pendolari del Centro Abruzzo». A sottolinearlo è il presidente della federazione dei pendolari abruzzesi (Federcopa), Francesco Di Nisio, che torna ad invocare l’intervento del presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e dell’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra.

«La cosa che realmente ci lascia perplessi – aggiunge Di Nisio – è che l’Arpa continua a sottolineare ai pendolari che questa è una linea commerciale e non assistita da contributi pubblici come avviene nel resto d’Abruzzo. L’Arpa continua a sbagliare mittente per lanciare questi messaggi. Il perché di questa decisione scellerata e penalizzante che considera la Valle Peligna un territorio di serie B lo deve chiedere a Chiodi e al Consiglio regionale e non ai pendolari che fanno sacrifici economici e fisici non indifferenti solo per difendere il diritto di andare a lavorare quotidianamente fuori regione».

«E poi – continua Di Nisio – anche dal punto di vista commerciale le scelte non sembrano puntare sulla valorizzazione di questa linea. Tra corse soppresse, percorsi allungati, guasti tecnici, stangate tariffarie con i biglietti che costano mediamente il 50 per cento in più rispetto agli altri operatori privati, non sembra che l’Arpa spinga per una politica commerciale capace di promuovere i collegamenti da Sulmona a Roma. Su tutti voglio citare un esempio: sul sito dell’Arpa c’è l’annuncio, del 18 aprile scorso, dell’arrivo di una nuova campagna di abbonamenti per questo collegamento. Sono passati cento giorni da quell’annuncio che è rimasto solo l’ennesima promessa non mantenuta, mentre dall’Arpa è arrivata una stangata tariffaria da 250 euro l’anno. A questo punto i pendolari si augurano che la richiesta di istituire una commissione regionale d’inchiesta sull’Arpa vada presto in porto per fare luce su scelte, investimenti e strategie di quest’azienda, patrimonio di tutti gli abruzzesi, anche dei pendolari delle aree interne dell’aquilano».

INTERROGAZIONE DI TAGLIENTE– Il consigliere regionale Giuseppe Tagliente ha presentato un’interrogazione al presidente Chiodi e all’assessore ai trasporti Morra a sostegno delle rivendicazioni dei pendolari che usufruiscono del trasporto pubblico su gomma nella tratta Scanno-Sulmona-Roma.

«Nel rilevare un peggioramento del trasporto oggi operato dall’Arpa, a seguito della fusione con Paoli Bus – scrive Tagliente – e la presenza di continui disservizi a danno dei pendolari stessi, chiedo risposte alle seguenti domande: se è vero che l’Arpa ha ridotto il numero delle corse dirette tra Sulmona e Roma, sostituendole con collegamenti indiretti che creano disagi all’utenza e provocano un ulteriore allungamento dell’orario di percorrenza che già supera le due ore di percorrenza a tratta; se risponde al vero il fatto che l’Arpa ha deciso un aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti che oggi costano mediamente il 50% in più degli altri operatori privati, con un aumento tariffario per gli abbonati di oltre 250 euro; se è vero che l’Arpa nell’aprile scorso ha annunciato ufficialmente nuove modalità di abbonamento per la Valle Peligna e queste non sono state ancora proposte; se è vero che la linea Sulmona-Roma è una corsa commerciale e non soggetta al contributo pubblico come avviene per gli altri grandi centri della provincia dell’Aquila; se è vero che l’utenza è spesso vittima di disagi e guasti tecnici di mezzi che frequentemente sono rumorosi e sporchi; se è vero che in occasione di un recente guasto tecnico l’Arpa ha definito ‘fisiologico’ il ritardo di trenta minuti su questa linea; se è vero che l’associazione dei pendolari ha presentato all’Arpa delle proposte a costo zero per tutelare le fasce orarie dei pendolari e operare le sinergie e i collegamenti su altri orari e queste sono state ignorate dall’azienda».

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