Abruzzo-Molise: una sola Cisl

20 giugno 2012 | 11:20
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Abruzzo-Molise: una sola Cisl

La Cisl Abruzzo e Molise hanno inaugurato una nuova fase che porterà alla costituzione di un’unica e sola struttura sindacale nel 2013. In quest’avventura la Cisl vuole concretizzare la volontà di cambiamento con la sottoscrizione di un  Patto federativo, in cui sono indicate le proposte e un piano di lavoro che si trasformeranno in scelte operative e definitive, ponendosi come obiettivo di unificare le due regioni in occasione dal prossimo Congresso.

Le condizioni economiche e sociali dei due territori si presentano difficili, per la Cisl è importante misurarsi con una società che sta cambiando. Le due Regioni hanno deciso di affrontare insieme, con il sostegno della Cisl e del suo Segretario Generale Raffaele Bonanni, gli effetti della globalizzazione e le condizioni di forte indebitamento del Paese. In un momento come questo è importante costruire un’organizzazione più forte ed efficiente per garantire una migliore tutela dei lavoratori, degli anziani, dei disoccupati, degli immigrati e dei giovani. Il movimento sindacale ha necessità di rinnovarsi per assolvere alla sua funzione non allontanandosi dal baricentro della sua azione: il luogo di lavoro e il territorio. 

Le Cisl di Abruzzo e Molise, due regioni vicine, con legami storici e con  significative esperienze, hanno deciso di unificare la loro azione, sia sul piano interno che nei confronti degli interlocutori istituzionali. Questa fase di impegno tra le due Cisl è avvenuta, a Vasto, con la convocazione congiunta dei Consigli generali, massimo organismo decisionale delle strutture sindacali, alla presenza del Segretario Generale Raffaele Bonanni.

I due responsabili delle Unioni regionali, Maurizio Spina e Pietro Iocca, non si propongono un modello organizzativo rigido, ma flessibile, capace di attivare sin da subito processi di programmazione e capace di sviluppare azioni di scambio di buone pratiche e informazioni. Un percorso che porterà alla unificazione delle Federazioni regionali di categoria e dei servizi, per costruire strutture più forti e impegnati a sopportare la contrattazione di secondo livello, garantendo servizi più efficienti, realizzando economie di scale e ampliando la presenza nei territori.

«Alla base di questa scelta impegnativa di riformare la Cisl Abruzzo e Molise, –  sottolineano Spina e Iocca -, c’è la condivisione delle responsabilità, un impegno che distingue un sindacato che vuole essere un interlocutore credibile».

Questa esperienza costituente delle due Unioni regionali ha come obiettivo finale quello di  rendere più efficace l’azione sindacale sul piano contrattuale e concertativo. Una sfida che non deve trascurare la centralità della tutela, il coinvolgimento degli iscritti e la valorizzazione negli organismi associativi dei delegati, delle Rsa e delle Rsu Con questo piano di lavoro organizzativo, definito “cantiere aperto”, si vuole una Cisl rinnovata e rafforzata nella azione di rappresentanza avvicinando l’associazione ai posti di lavoro e ai territori.