
L’ex mattatoio di borgo Rivera sarà la nuova casa per 120 opere del Museo nazionale d’Abruzzo “sfrattate” dal forte spagnolo in seguito al sisma. Gli aquilani troveranno il nuovo spazio museale sotto l’albero di Natale del 2013. E non solo. Il direttore regionale per i beni culturali Fabrizio Magani ha promesso, dicendo che ce la metterà tutta, di rendere gratuita per tutti la visita al “Mumex”, così si chiamerà il nuovo spazio museale. Fra le opere più rappresentative dell’originaria collezione del castello ci saranno il “Martirio di San Bartolomeo” di Mattia Preti e il famoso “Trittico di Beffi”. L’intervento, richiederà, richiederà 18 mesi, si diceva, per un investimento di 5 milioni di euro. Ancor prima della sua conclusione del cantiere saranno organizzati eventi nel contenitore culturale in modo da dare al visitatore la sensazione di un work in progress.
L’intervento si inserisce nel quadro delle iniziative dei progetti di Poli museali di eccellenza del mezzogiorno affidato a Invitalia che nel caso specifico ha progettato l’opera di ristrutturazione e la direzione dei lavori dell’ex mattatoio. «Il nostro obiettivo – ha spiegato l’amministratore delegato di Invitalia – è ancora una volta quello di assicurare una crescita e un reale sviluppo del territorio». Il segretario del Mibac, Antonia Pasqua Recchia ha parlato di «prima pietra per costruire all’Aquila una cultura di qualità. Noi abbiamo fatto e continueremo a fare tutto il possibile». Il museo è incastonato nel borgo Rivera creando un corpo unico con la fontana delle cannelle e con il centro polivalente contiguo. Il direttore Magani ha colto l’occasione per fare anche in punto sui cantieri di competenza della direzione sottolineando che sono cominciati i lavori del primo lotto del forte spagnolo che saranno conclusi fra tre anni per un importo di 4 milioni e mezzo di euro circa. É in fase di ultimazione anche la progettazione del teatro San Filippo che beneficia di un finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro. Sarà inaugurata il 22 luglio, invece, la chiesa di san Biagio, primo edificio di culto ristrutturato in città, che farà il paio con l’oratorio di san Giuseppe dei Minimi i cui lavori sono in fase di esecuzione avanzata e finanziati con un milione 700 mila euro.
Entro l’anno inoltre saranno conclusi i restauri delle antiche mura della città (800 mila euro). Avviato anche il restauro di palazzo Ardinghelli che con tutta probabilità diventerà la sede della direzione regionale beni culturali e i cui lavori sono stati finanziati interamente dal governo russo e dal Mibac. Grazie alla generosità della Francia invece si vedrà restaurata la Chiesa delle Anime Sante finanziata con oltre 6 milioni di euro. Al momento è in corso la procedura di verifica e di validazione del progetto. In corso anche gli interventi nella chiesa di San Pietro a Coppito la cui durata è stimata in 24 mesi per un importo di 750 mila euro. Approvato, infine il progetto definitivo della chiesa di Onna finanziata dal governo tedesco con una somma di 3 milioni di euro. Il direttore Fabrizio Magani ha inoltre rassicurato circa il buono stato delle opere della collezione del castello sottolineando peraltro che non c’è alcuna volontà di trasferire a Sulmona gli uffici della Soprintendenza così come ipotizzato da qualcuno.
A.Cal.
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