Sicurezza: ‘L’Aquila terra di nessuno’

20 giugno 2012 | 14:46
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Sicurezza: ‘L’Aquila terra di nessuno’

«La tragedia che ieri ha colpito la famiglia Manieri nella persona della signora Anna Maria travolta ed uccisa da un auto, sottolinea in modo eloquente il problema sicurezza più volte sollevato a gran voce dai cittadini e dalle istituzioni». A sottolinearlo è l’assessore provinciale Guido Liris che recentemente ha sollevato il problema della carenza di personale di vigilanza nel capoluogo abruzzese, anche in relaziona alla «paventata decisione di trasferimento degli agenti di polizia accorpati nella fase post-sisma nel distretto dell’Aquila».

Liris esprime «dolore personale all’amico Luigi Manieri» e si fa portavoce del cordoglio dell’amministrazione che rappresenta.

«Aspettare l’autobus sotto casa è un gesto di normale quotidianità che tutti noi abbiamo fatto, non è più normale se può trasformarsi in tragedia» spiega l’assessore, sottolineando che «dire che la strada che conduce a San Giacomo è ritenuta da tutti pericolosa perché percorsa ad alta velocità, non depone contro la strada stessa, piuttosto induce a considerare che probabilmente bisognerebbe concentrare sulla stessa un maggiore controllo, maggiori deterrenti, maggiori forze dell’ordine. Si torna inevitabilmente al problema della sicurezza del nostro territorio. Solo nella giornata di ieri la stampa ha riportato un bollettino di guerra: episodi di furti, rapine avvenute per strada, tentativi di estorsione ed infine l’investimento ed uccisione della signora Ciuffetelli Manieri, inducono a pensare che ormai abitiamo “ la terra di nessuno”; ci sentiamo in pericolo nelle nostre case e a percorrere le nostre strade. Di contro, apprendiamo che nell’ottica della riorganizzazione degli enti e della razionalizzazione delle spese, il dipartimento di Pubblica Sicurezza intende cessare la collaborazione degli agenti di sicurezza che nella fase post-sisma erano stati richiamati in servizio a L’Aquila: è sicuramente necessario riconsiderare che l’emergenza a L’Aquila non è finita con il cessare delle scosse, ma che è proprio la fase post-sima a determinare un cambiamento radicale della quantità, qualità, e dislocazione degli abitanti; è conseguente ed urgente, quindi, la necessità di ridisegnare un sistema capillare di controllo, prevenzione e repressione potenziando necessariamente il numero di agenti attingendo, se necessario, alle relative graduatorie.

Che senso ha impegnarsi nella ricostruzione delle case, delle chiese, delle scuole per poi consegnare il tutto a chi nel frattempo ha perso la propria identità, la fiducia nelle istituzioni, il senso di appartenenza ad una comunità omogenea, culturalmente e storicamente votata alla legalità ed al rispetto delle leggi? Nel mio discorso desidero che si legga la necessità di interpretare ed esprimere la rabbia, la paura e l’ indignazione palpabili tra la nostra gente. Sicurezza e legalità: forse ancor prima delle case, è questo che la gente vuole. La sensazione generale è che ri-costruire sulle sabbie mobili può essere pericolosissimo».

ANCHE IL COMUNE LANCIA ALLARME – Allarmi sulla sicurezza del capoluogo abruzzese sono arrivati anche dal Comune. «Non si può morire travolti da un’auto che, a folle velocità e condotta senza patente, uccide – ha sottolineato Vladimiro Placidi, capogruppo dei Cattolici Democratici al Consiglio Comunale – Non si può restare impassibili difronte ad una rapina fatta in pieno giorno ai danni di un ignaro professionista, in una centralissima e oltretutto, trafficata via della nostra città. Non si può assistere e basta. Questi due gravi episodi accaduti tutti nella sola giornata di ieri sono solo l’epilogo di una triste cronaca, in una città che lentamente sta vedendo stravolgere il suo modo di essere e la sua tanto difficile sopravvivenza nel post sisma. La recente, giusta quanto necessaria, denuncia presentata dal sindaco rispetto alla necessità di mantenere gli organici delle forze dell’ordine presenti a L’Aquila, oggi appare ancora più necessaria, così come la responsabilità di evitare più possibile quanto accaduto, spetta anche alla nostra amministrazione. Non possiamo infatti dimenticare che l’aumento della vigilanza anche attraverso la videosorveglianza è oggi un forte deterrente contro la criminalità, mentre la realizzazione di efficaci dissuasori per il traffico, sono oramai ineludibili. In passato questo argomento è stato spesso al centro dell’attenzione del Consiglio Comunale e dell’intera Amministrazione, ma, giammai, si sono prese decisioni definitive e soprattutto utili per la sicurezza del cittadino. Dopo questa ennesima triste giornata, non possiamo più essere distratti e pertanto ora spetta all’Amministrazione prendere provvedimenti preventivi e precauzionali definitivi. Proporrò pertanto che nel prossimo bilancio che il Consiglio Comunale dovrà approvare, vengano iscritte le somme necessarie per la realizzazione di veri ed efficaci dissuasori per il traffico auspicando che la Giunta e l’Assessore competente sappiano prevedere un efficace piano interventi e realizzazione di tutte quelle opere pubbliche necessarie ad accrescere il livello di sicurezza dei cittadini. Rispetto al disagio per l’aumento di fenomeni di delinquenza, non mancherò di favorire, anche qui, interventi destinati alla difesa del cittadino, contro ogni tipo di violenza e sopruso, attraverso la videosorveglianza e tutti e quegli strumenti che possano pervenire e stroncare sul nascere atti criminosi e delinquenziali».

DURANTE:’STRADA PERICOLOSA‘ – Il consigliere comunale Adriano Durante, nell’esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia della donna che ieri sera è stata investita lungo la strada di San Giacomo ha sottolineato «l’estrema pericolosità di quella strada, anche per il continuo passaggio di mezzi pesanti». «Purtroppo – ha sottolineato Durante – su quella strada vengono costantemente disattesi i limiti di velocità. Chiedo pertanto al comandante della Polizia Municipale Eugenio Vendrame, di prendere provvedimenti immediati, anche posizionando lungo la strada rilevatori di velocità per immortalare le automobili indisciplinate. Allo stesso tempo, mi preme sollecitare anche l’architetto Gianlorenzo Conti, perché il progetto, già finanziato, che prevede l’allargamento della strada e la realizzazione lungo la stessa dei marciapiedi, venga al più presto integrato della documentazione necessaria per indire finalmente la gara».

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