Monti: ‘Ferite L’Aquila ancora visibili’

21 giugno 2012 | 11:36
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Monti: ‘Ferite L’Aquila ancora visibili’

In questa città «le ferite del terremoto sono ancora visibili». Le parole del premier Mario Monti all’Aquila sottolineando tuttavia che «in questo territorio sfregiato, così come in Emilia, l’opera delle forze armate e delle forze di polizia è stata indispensabile per l’assistenza alla popolazione».

Monti e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sono arrivati alle 11 alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito per partecipare alla cerimonia per il 238/o anniversario della fondazione del Corpo. All’Aquila anche le più alte cariche istituzionali e dello Stato.Un minuto di silenzio in ricordo delle 309 vittime del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009 e delle vittime del sisma dell’Emilia, è stato osservato prima dell’apertura della Festa del Corpo delle Fiamme gialle. Al termine della cerimonia per l’anniversario è previsto il passaggio di consegna tra l’attuale comandante, Generale Nino Di Paolo, e il nuovo, Generale Saverio Capolupo, nominato una settimana fa dal Consiglio dei Ministri.

«La lotta all’evasione fiscale è una priorità assoluta per il nostro Governo perché erode la legalità e mina il patto con i cittadini». La Guardia di finanza è «un presidio insostituibile contro la criminalità finanziaria e un alleato preziosissimo per la lotta all’evasione fiscale», ha sottolineato il premier Monti. «La legalità – ha proseguito – è la miglior polizza di assicurazione per il futuro degli italiani: saremo intransigenti con i più forti e comprensivi con i più deboli e avremo la capacità di saper distinguere i primi dai secondi».

GOVERNO HA DATO NUOVI STRUMENTI SENZA PRECEDENTI

«Il governo ha dato alla Guardia di finanza strumenti nuovi e senza precedenti per una missione sempre più importante che è anche quella del controllo della spesa e della lotta alla corruzione per riportare l’Italia al livello degli altri paesi». Lo ha detto il presidente del Consiglio, e ministro dell’Economia e delle Finanze, Mario Monti nel corso della cerimonia di insediamento presso la Scuola sottufficiali delle Fiamme gialle del nuovo comandante delle Fiamme gialle, il generale Saverio Capolupo. Rivolgendosi al nuovo comandante generale, Monti ha parlato di «nuova sfida importante e grave» che il Corpo delle Fiamme gialle ha dinanzi.

NAPOLITANO SU RAPPORTI TRA STATO E MAFIA – «Il ministro Severino ha assicurato ieri in Parlamento che sarà fatto ogni sforzo per cercare la verità ma senza strumentalizzazioni, ma le polemiche continuano. Negli ultimi giorni si è alimentata una campagna di insinuazioni e sospetti nei confronti del Presidente della Repubblica e dei suoi collaboratori, una campagna costruita sul nulla. Si sono riempite pagine di alcuni quotidiani con le conversazioni telefoniche intercettate in ordine alle indagini giudiziarie in corso sugli anni delle più sanguinose stragi di mafia, 1992-1993, e se ne sono date interpretazioni arbitrarie e tendenziose, talvolta persino versioni manipolate. Ma tutti coloro che sono intervenuti, e stanno intervenendo avendo seria conoscenza del diritto e delle leggi e dando una lettura obiettiva dei fatti, hanno ribadito la assoluta correttezza del comportamento della Presidenza della Repubblica ispirata soltanto a favorire la causa dell’accertamento della verità anche su quegli anni. Io ho reagito con serenità e con massima trasparenza, disponendo anche che fosse reso noto il testo di una lettera riservata al Procuratore Generale della Corte di Cassazione. E continuerò – perché è mio dovere ed è mia prerogativa – ad operare affinché vada avanti nel modo più corretto e più efficace, anche attraverso i necessari coordinamenti, l’azione della magistratura. I cittadini possono essere tranquilli che io terrò fede ai miei doveri costituzionali». Al Presidente è stato chiesto anche se ritiene necessaria una legge che regoli la materia delle intercettazioni. «Questa – ha risposto il Capo dello Stato – è una scelta che spetta al Parlamento, ed è per la verità una scelta da molto tempo all’attenzione del Parlamento. Se da tanto tempo è all’attenzione del Parlamento vuol dire che si tratta di una questione che meritava già da tempo di essere affrontata e risolta sulla base di una intesa la più larga possibile».

CAPOLUPO,SU EVASIONE E CORRUZIONE RISPOSTA ADEGUATA

– Contro l’evasione fiscale ma anche contro la corruzione e per il controllo della spesa pubblica la Guardia di finanza darà «una risposta attenta e adeguata, leale e corretta». Lo ha assicurato il nuovo comandante della Guardia di finanza, il generale Saverio Capolupo, insediatosi oggi a L’Aquila. «Ci attendono sfide molteplici e difficili, condizionate da una situazione economica particolare – ha aggiunto Capolupo – ma sono fiducioso e consapevole delle attese di governo e cittadini». La crisi, l’evasione fiscale, la corruzione e la criminalità economica, ha spiegato il comandante delle Fiamme Gialle, «richiedono una risposta attenta ed adeguata, leale e corretta che sia sostenuta dalla politica. Non era facile prima e non sarà facile adesso – aggiunge Capolupo – abbiamo un carico di responsabilità enorme ma siamo confortati dalla responsabilità, correttezza, trasparenza e lealtà di ogni finanziere». Il nuovo comandante ha poi ricordato che il riconoscimento dato dal governo alla Guardia di finanza come polizia economico finanziaria è uno strumento indispensabile per i compiti assegnati al corpo. «La lotta all’evasione fiscale fa parte della nostra cultura – conclude Capolupo – come lo sono il controllo della spesa pubblica e la corruzione. Due fenomeni legati tra loro che stiamo cercando di combattere».

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