Ossa rimarginate con l’ Ibuprofene

25 giugno 2012 | 16:01
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Ossa rimarginate con l’ Ibuprofene

L‘ibuprofene, principio attivo della famiglia dei farmaci antinfiammatori non steroidei, avrebbe proprietà benefiche nella riparazione delle ossa, dopo una frattura o un intervento. E’ quanto emerge da uno studio della Universidad de Granada, pubblicato sul ‘[i]Journal of bone and mineral metabolism[/i]’, secondo il quale questo farmaco, somministrato in dosi terapeutiche, non mostra effetti avversi sulla capacità proliferativa né sulla sintesi della osteocalcina nell’osteoblasto. 

L’osteoblasto è la cellula direttamente implicata nel processo di formazione e rigenerazione del tessuto osseo: l’ibuprofene non mostra gli effetti avversi mostrati da altri farmaci della stessa categoria. Gli scienziati di Granada hanno effettuato esperimenti in vitro e scoperto che questo principio attivo ha effetti positivi nelle terapie correlate al tessuto osseo. Dosi terapeutiche (tra 5 e 25 Aµm) di ibuprofene non inibiscono la proliferazione cellulare e la sistesi della osteocalcina nella linea cellulare MG-63, mentre se si somministrano dosi più alte (superiori a 25 Aµm) possono produrre un’attivazione di cellule, che potrebbe spiegare l’aumento nell’espressione dei marcatori di membrana e la diminuzione della capacità fagocitica.