
Sarà L’Aquila ad ospitare l’edizione 2012 dell’Hackmeeting, l’incontro annuale delle controculture digitali italiane, ovvero, come si legge tra le pagine del sito ufficiale dell’iniziativa di quelle «comunità che si pongono in maniera critica rispetto ai meccanismi di sviluppo delle tecnologie all’interno della nostra società».
L’incontro si terrà dal 29 giugno al primo luglio nei locali dell’Asilo Occupato (ex asilo di via Duca degli Abruzzi): si tratta di «tre giorni di seminari, giochi, feste, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo – come viene spiegato sul portale ufficiale d-ell’inizitiva – per analizzare le tecnologie che utilizziamo quotidianamente, come cambiano e che stravolgimenti inducono sulle nostre vite reali e virtuali, quale ruolo possiamo rivestire nell’indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti».
La scelta del capoluogo abruzzese come teatro dell’evento viene chiarita in un comunicato stampa nel quale si legge che quello di quest’anno è «l’ultimo Hackmeeting prima della fine del mondo, in attesa del lieto evento, ci incontriamo nel cratere dell’Aquila, guardando un pezzo di mondo già oltre la fine». «Se la mappa non è il territorio – prosegue la nota – se la cartografia è certamente un’opinione, L’Aquila non assomiglia più ad una città. Hack the town! Se non è più possibile riparare i danni, se non è più possibile dare un senso a ciò che è andato distrutto, proviamo a capire se riusciamo a farla funzionare in un altro modo, partendo dalla ricostruzione dei tessuti sociali e relazionali, delle connessioni vitali della città».
Nell’ambito dell’iniziativa sono previsti vari seminari e diversi laboratori permanenti, in particolare, durante la tre giorni «verrà presentato il progetto Aquileaks/Sant’Agnese, una piattaforma che darà la possibilità di svelare i segreti sulle speculazioni e sulla mancata ricostruzione della città dell’Aquila proteggendo l’identità del segnalante».
In occasione del Hackmeeting i promotori dell’iniziativa, attraverso il loro canale ufficiale, hanno affidato alla rete una provocazione: «nei giorni che precedono l’Hackmeeting, l’annuale incontro di hackers
italiani – si legge in una nota diffusa alla stampa – la città dell’Aquila si candida a dare asilo politico e sostegno legale, insieme alla cittadinanza onoraria, a Julian Assange per aiutarlo a far fronte alle vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto. Convulse assemblee su Internet, che hanno visto la partecipazione di numerosi membri di Anonymous assieme alla cittadinanza aquilana, hanno deciso che fosse il momento di attivarsi per dare solidarietà al fondatore di Wikileaks. In concomitanza ci sarà il lancio della piattaforma di whistleblowing Aquileaks/Sant’Agnese che a breve diventerà il vettore di denuncia degli scandali e della corruzione dilaganti nel processo di ricostruzione della città abruzzese dopo il terribile sisma del 6 aprile 2009».
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