Omicidio ultrà: l’incidente probatorio

29 giugno 2012 | 10:18
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Omicidio ultrà: l’incidente probatorio

Dopo due ore dall’inizio dell’incidente probatorio per l’omicidio del tifoso pescarese Domenico Rigante è uscito pochi minuti fa dalla Questura di Pescara l’avvocato Franco Metta, legale di Massimo Ciarelli, il ventinovenne pescarese indagato assieme ad altri quattro membri della famiglia, per l’omicidio avvenuto il 1 Maggio scorso in via Polacchi a Pescara. «Ci sono state otto ricognizioni da parte di altrettanti testimoni – ha detto l’avvocato Metta ai giornalisti – che hanno collocato Massimo Ciarelli il primo maggio in via Polacchi».

Prima delle otto erano arrivati in questura i due cellulari della polizia penitenziaria con gli arrestati a bordo e successivamente i testimoni.

Il gip è Maria Michela Di Fine, il pm Salvatore Campochiaro. Il personale del Reparto mobile, a bordo di un mezzo, tiene sotto controllo la situazione. Per l’omicidio Rigante la Mobile ha arrestato 5 persone, tutti componenti della famiglia nomade Ciarelli