
Gli aquilani sbarcano sulla costa a caccia di case (mentre il centro storico rischia la desertificazione). Meno rischi da un punto di vista sismico, un investimento che potrebbe dare anche una rendita da locazione. Se a Pescara o a Teramo si cercano mura per abitarvi con la famiglia, a Tortoreto, Alba Adriatica e Roseto si cerca il buon affare. Fra le tre mete, la più abita dagli aquilani sembra essere Tortoreto, poi Alba e infine Roseto degli Abruzzi.
L’addetto dell’agenzia Habitat di Tortoreto parla di un vero e proprio boom di acquisti degli aquilani soprattutto negli ultimi 6 mesi: «In un condominio che abbiamo venduto recentemente, su 11 appartamenti, ben 3 sono stati comprati da aquilani», spiegano dall’agenzia immobiliare. Confermano dall’agenzia Guidobaldi sottolineando che Tortoreto va alla grande, tutti vogliono compare casa. Gli aquilani rappresentano in media il 30% del volume di vendite delle agenzie immobiliari dal 2010 al 2012 spiegano dalla Dream House di Alba Adriatica. Le visite sono quadruplicate rispetto al pre sisma sostengono dalla Ciarrocchi di Alba. La maggior parte è in cerca di casa vacanza di modeste dimensione, osservano dalla Real Estate di Alba, qualcuno invece parla di abitazione per la famiglia per motivi di lavoro.
A Roseto si fanno meno vendite con gli aquilani che rappresentano un 10% sul totale dei contratti (spiegano da Professione casa). Da Armonia Immobiliare e Rosetana Immobiliare invece sono troppo occupati per parlare con noi al telefono, così attaccano prima di dar modo di spiegare il motivo della chiamata. Per alcune famiglie l’acquisto di una casa nel centro di Pescara è proibitivo, si parla di costi che vanno da 200 mila e a 250 mila euro, in molti così optano per centri non lontani magari Francavilla o Montesilvano. Nella periferia le compravendite si fanno soprattutto con gli universitari. Qui i costi scendo parecchio: un appartamentino dignitoso si compra anche con centomila euro.
Certo non è una novità il fatto che gli aquilani abbiano una seconda casa al mare, stupisce invece il boom di compravendite in un momento in cui il mercato immobiliare è in crisi in tutto il Paese. Gli aquilani sono dunque in controtendenza. I trend dunque è destinato ad aumentare visto che le ordinanze vigenti e anche, con tutta probabilità, la nuova legge sul sisma, sembrano favorire piuttosto che tendere ad invertire questa tendenza che potrebbe contribuire a spopolare in primis il centro storico della città. Nel caso della scelta di un’abitazione equivalente, infatti, il proprietario che ha avuto la casa abbattuta può decidere di acquistare ovunque, anche fuori comune. Ancora: il nuovo istituto dell’indennizzo a forfait previsto dalla bozza della nuova legge (ancora da riempire di contenuti) potrebbe se non ben normato segnare la desertificazione del centro storico. A meno che non si vincoli l’erogazione della somma al proprietario alla ricostruzione dell’abitazione distrutta. L’opzione del forfait potrebbe far risparmiare ai cittadino del tempo sull’iter della pratica, ma nel contempo potrebbe essere inferiore rispetto alla valutazione del danno.
A.Cal.