
Audizione, stamane, in Consiglio regionale, dell’onorevole Giuseppe Zamberletti, in occasione della seduta della Commissione speciale istituita per monitorare la ricostruzione in Abruzzo, presieduta dal Consigliere regionale Emilio Iampieri. L’ex ministro, e padre fondatore della moderna Protezione civile, è intervenuto per affrontare le problematiche inerenti le fasi della ricostruzione dei centri colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009. Prima dell’audizione, Zamberletti, ha incontrato il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, al quale ha illustrato i processi di ricostruzione avviati in Friuli e Irpinia.
«Considero positiva la nuova legge per la ricostruzione che a breve sarà varata per l’Abruzzo – ha esordito l’ex Ministro Zamberletti – Mi pare che questa legge è stata disegnata tenendo conto soprattutto delle precedenti esperienze come quella del Friuli, e pertanto credo che la legge potrà produrre effetti efficaci e accelerare la ricostruzione nella vostra regione. Ho detto al Ministro Fabrizio Barca che ha fatto un buon lavoro. Questa volta – osserva l’onorevole – è passato troppo tempo dalla conclusione della fase emergenziale; ricordo, ad esempio, che in Friuli la legge per la ricostruzione fu varata immediatamente durante il periodo dell’emergenza; stessa cosa è accaduta per l’Irpinia e per il terremoto dell’Umbria-Marche. Qui, in effetti, c’è stato un periodo troppo lungo; perché – conclude – senza una legge specifica non si può avviare la vera ricostruzione».
COSTANTINI: ZAMBERLETTI MEGLIO DI BERTOLASO – «Stimolante il confronto con l’onorevole Zamberletti in Commissione speciale terremoto del Consiglio Regionale. Lucido e puntuale nella sua analisi; concreto nella individuazione delle soluzioni. Nel suo intervento ha tenuto a ricordare che, dal suo punto di vista, il territorio dopo l’emergenza va ripulito di tutto».Così Carlo Costantini,(Idv) sull’audizione in Commissione terremoto in Regione
«L’occasione, per chi come me – prosegue il capogruppo – ha sempre avversato la realizzazione del Progetto Ca.s.e., e’ stata troppo ghiotta. Gli ho chiesto come a L’Aquila si potrebbe ripulire il territorio dagli ettari ed ettari di cemento armato che con il Progetto C.a.s.e. lo hanno devastato.
Non ha potuto esimersi dal rivelare che avrebbe preferito una soluzione diversa, svelando anche un aspetto fin’ora sconosciuto. La scelta di non fare interventi inamovibili, in occasione del terremoto del Friuli, fu una scelta non sua, ma del Parlamento, che imparti’ precise istruzioni in tal senso».
»Per L’Aquila, grazie anche alla superficialita’ di chi poteva opporsi e non lo ha fatto, e’ avvenuto l’esatto contrario: e’ stato direttamente il Parlamento (lo stesso Parlamento che ha votato che Ruby e’ la nipote di Mubarak) a stabilire che le colate di cemento fossero la risposta migliore al superamento dell’emergenza».
IAMPIERI: GRANDE SODDISFAZIONE – «Grande soddisfazione» è stata espressa da Emilio Iampieri, presidente della Commissione consiliare speciale, per l’audizione dell’onorevole Giuseppe Zamberletti.
«Con l’odierno intervento dell’on. Zamberletti, particolarmente apprezzato dall’intera Commissione, – sottolinea il consigliere regionale del PdL – la Commissione ha concluso nel modo migliore l’mpegnativa fase delle audizioni e il Governo è ormai in procinto di approvare la legge sulla ricostruzione, una legge quadro al cui interno di primaria importanza sarà la competenza urbanistica e il ruolo politico della Regione. A tal proposito – conclude Iampieri – continueremo ad avvalerci della collaborazione, non estemporanea ma mi auguro continuativa, dell’on. Giuseppe Zamberletti».