
In Abruzzo le famiglie spendono in media 453 euro al mese per l’acquisto di generi alimentari. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti basata su dati Istat relativi ai consumi delle famiglie nel 2011.
Gli abruzzesi spendono per il cibo meno degli abitanti di diverse altre regioni italiane, la loro spesa si attesta infatti al di sotto della media nazionale – 478 euro al mese – e fa guadagnare alla regione del mare e dei monti la quinta posizione tra le zone d’Italia meno ‘spendaccione’ per l’acquisto di alimenti e bevande.
La regione più parsimoniosa in materia di generi alimentari è tuttavia il Trentino Alto Adige, dove le famiglie per mangiare spendono soltanto 403 euro al mese. Spese decisamente più salate si registrano invece in alcune regioni del sud, in particolare in Campania, che, con l’importo medio di 558 euro, è la regione italiana dove si spende di più per l’acquisto di cibo.
«In Italia – spiega la Coldiretti – la tavola è una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media ben il 19 per cento delle risorse.
La maggiore percentuale della spesa è destinata all’acquisto di carne (114 euro), frutta e ortaggi (85 euro), pane e pasta (80 euro), latte e formaggi (65 euro), pesce (42 euro), bevande (42 euro), zucchero e caffè (35 euro) e oli e grassi (15 euro)».
Dietro il valore nazionale medio nazionale di 478 euro mesili si nascondono notevoli differenze a livello regionale: dall’importo minimo di 403 euro al mese in Trentino Alto Adige, ai 438 in Friuli Venezia Giulia, 444 in Basilicata, 445 in Sicilia, 453 in Abruzzo, 456 in Molise, 460 in Emilia Romagna, Toscana e Puglia, 463 in Valle d’Aosta, 467 in Liguria e in Veneto, 476 in Sardegna, 477 nel Lazio, 481 in Piemonte, 486 nelle Marche, 489 in Calabria, 491 in Lombardia e 506 in Umbria, fino ai 558 della Campania.
red
[i]
[url”Torna alla Home Attualità”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=202[/url][/i]