
«La recente sentenza della corte di appello dell’Aquila conferma la correttezza dell’operato di Transcom». A sottolinealo, attraverso una nota, è Confindustria L’Aquila.
«Il giudizio di secondo grado, basato su una più approfondita analisi dei fatti – prosegue la nota- ribalta a favore dell’azienda il verdetto di primo grado, che lo scorso dicembre era stato inspiegabilmente sfavorevole alla stessa. Il tribunale dell’Aquila contribuisce cosi a rimuovere indirettamente le strumentalizzazioni che si erano create intorno alla vicenda della riorganizzazione di Transcom».
«Vale la pena ricordare – prosegue Confindustria L’Aquila – che dopo il terremoto la procedura di ristrutturazione aziendale di Transcom, terminò sui tavoli del ministero del Lavoro e del ministero dello Sviluppo Economico e si concluse con la firma di un accordo che vide la firma congiunta di tutte le organizzazioni sindacali nazionali, territoriali ed aziendali, di Confindustria L’Aquila, delle Istituzioni Abruzzesi, nonchè dei due ministeri. A seguito di tale accordo una delle organizzazioni sindacali firmatarie si dissociò per promuovere una personale battaglia contro la multinazionale. Questa sentenza è oltremodo importante come affermazione del diritto, quale condizione essenziale per poter avere regole certe per lo svolgimento di qualsiasi attività economica».
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