C.a.s.e. antisismiche, nuovi dubbi sulle strutture

La procura dell’Aquila sta verificando l’eventuale utilizzo di calcestruzzo scadente nella realizzazione delle piattaforme in cui successivamente sono state realizzate le 19 new town del progetto C.a.s.e..
A riferire questa “indiscrezione” è oggi “Il Messaggero” che parla di “un sospetto dovuto anche dalla circostanza che a lavorare sul progetto Case ci sono state diverse ditte edili specializzate nella fornitura del calcestruzzo, alcune delle quali finite sotto la lente di ingrandimento sempre della Procura che ha portato gli investigatori del Noe di Pescara (Nucleo operativo ecologico) e il pm Antonietta Picardi a contestare l’utilizzo di calcestruzzo scadente in alcune villette nel Comune di Carsoli.
I risultati del perito, dopo le prove di schiacciamento effettuate sui quegli stessi materiali, hanno evidenziato una resistenza inferiore rispetto ai normali valori di progetto. Di conseguenza, la qualità certificata è più scarsa rispetto a quello che i criteri prevedono per gli edifici di civile abitazione. Calcestruzzo scadente al di sotto degli standard qualitativi rispetto all’impiego, dunque. Di qui il possibile allargamento dell’inchiesta anche alle abitazioni antisismiche, dopo aver effettuato incroci con i fornitori. L’inchiesta a quanto pare si troverebbe nella fase embrionale. Allo stato, infatti, non risultano avvenuti sequestri o acquisizione di materiale cartaceo da parte degli investigatori, fase che potrebbe essere stata saltata dall’audizione del primo cittadino”.
L’indagine si affianca all’altra relativa agli isolatori sismici utilizzati nel progetto c.a.s.e. la cui efficacia è stata messa in dubbio da una delle società che non si è aggiudicata l’appalto.
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