
Sicuramente a tenere il banco nel calciomercato abruzzese è il Teramo, che forte della promozione in Seconda Divisione, si sta dando da fare. Ma anche L’Aquila Calcio, dopo un’annata non terminata nel migliore dei modi, ha deciso di riprendersi ciò che ha lasciato cadere nel corso del girone di ritorno, ed è alla ricerca di altri giocatori che possano dare molto al capoluogo abruzzese.
Gli occhi di Di Nicola si sarebbero andati a posare su Tiziano Mucciante, mediano classe ’82, proprietà dell’Andria; già per molti anni, il giocatore ha disputato dei match al fianco di alcune squadre abruzzesi: con il Chieti, può vantare 28 presenze nel corso del campionato 2008-2009, quando i teatini giocavano in serie D, mentre nel corso della stagione successiva, con il team in Seconda Divisione, ha collezionato 26 presenze. Reduce anche da alcune annate con il Pescara, che militava nel campionato di serie B, e successivamente in quello di Prima Divisione, e con il Castel di Sangro, che nove anni fa si trovava in C2; senza dimenticare, poi, le esperienze con Rosetana e Angolana.
Interessanti anche alcuni giocatori della rosa del Mantova: si tratta di Emanuele Fonte, difensore classe ’92, e Albanese Pellegrino, difensore classe ’91, ma per ora sembrano solo nomi appuntati distrattamente su uno schema.
Ma non si parla solo di mercato in entrata, bensì di quello in uscita. Raffaele Pianese passa ufficialmente all’Ischia, lasciando così i rossoblù; non si può dire lo stesso di Andrea Testa, con il quale si credeva di aver raggiunto l’accordo a Catanzaro: l’interesse dei neopromossi sembra essersi allontanato dal portiere aquilano nel momento in cui è apparso sulla scena Matteo Passeri, già ingaggiato dai giallorossi e preso dalle fila dell’Entella.
Non sembra però un’annata iniziata al meglio per tutti. Troviamo, infatti, l’Hinterreggio, appena promosso in Seconda Divisione, che vedeva avverarsi un sogno: ma purtroppo ogni bel sogno ha una fine, anche se questo team si è svegliato troppo presto. Neanche il tempo di realizzare ciò che di bello stava accadendo, e subito la doccia fredda: la mancata iscrizione, l’assenza di uno stadio adeguato e della speranza di giocare in una categoria superiore.
(c.g.)