
Colpo sull’auto poi, come per incanto una Opel corsa nera si accosta o lampeggia di continuo fino a far fermare i malcapitati. La truffa dello specchietto è tornata di voga anche a L’Aquila: molte le segnalazioni di vittime predestinate di un giovane con accento siculo che agisce a bordo della sua 3 porte.
I malcapitati vengono fermati per parlare dei suoi danni senza la [i]chance[/i] di risolvere il tutto grazie al Cid, la costatazione amichevole d’incidente, perché il giovane, di esile e di bassa statura, deve tornare nella sua Sicilia, “meglio” un risarcimento fai da te, un fifty fifty da 50 euro.
Occhio allo specchietto, dunque, e se qualcuno vi ferma per un risarcimento veloce, non pagate ma prendete la targa del veicolo dall’auto e chiamate le Forze dell’Ordine.