
Associazioni di categoria e amministrazione comunale stanno lavorando di buona lena alla possibilità di realizzare nel parcheggio Italtel, accanto alla struttura di Centi Colella, il villaggio della Movida. «Abbiamo effettuato un sopralluogo con le associazioni – riferisce l’assessore comunale al Commercio, Marco Fanfani – riteniamo pertanto che l’ipotesi sia percorribile. Oggi, invece, in Comune ho avuto una riunione tecnico-giuridica per verificare come procedere, alla quale hanno partecipato i dirigenti Lucio Nardis, Chiara Santoro e Vittorio Fabrizi».
L’idea è quella di occupare, con la realizzazione di strutture temporanee (dunque non utilizzando lo spazio del modulo), solo l’area parcheggio che è di proprietà pubblica. Si tratta di uno spazio sterminato e in parte inutilizzato visto che le fabbriche del polo elettronico sono state in gran parte chiuse.
Il villaggio dei pub dovrebbe essere costruito da un consorzio che sarà formato da Confesercenti e Confcommercio che metteranno in ballo anche il loro fondo di garanzia. L’unico ostacolo all’operazione, se così si può chiamare, è la necessità di fare un bando visto che si tratta di un’area pubblica che non può essere affidata in maniera diretta a privati.
Se così dovrà essere l’unico auspicio è che non si debbano attendere i tempi del bando del mercato di piazza d’Armi.
Le strutture realizzate saranno destinate a rimanere in piedi per due o tre anni. Il tempo necessario a far tornare all’antico splendore il primo comparto funzionale del centro storico.
Sembra che l’ipotesi, secondo quanto riferito dai rappresentanti delle associazioni sia piuttosto condivisa dagli operatori di locali del centro. Sarebbe l’unica location più vicina alla città. Scartate le ipotesi della ex Sercom di Pagliare di Sassa e dello spazioso sito di proprietà del Comune, ubicato nella frazione di Bagno.
Quella dell’ex Italtel sarebbe dunque la collocazione ideale, perché servita da una buona viabilità, lontana da aree residenziali, e soprattutto abbastanza vicina al cuore della città. L’assessore Fanfani ritiene che reperire i fondi non sarà difficile anche alla luce del 5% dei fondi Fas che la legge Barca mette a disposizione delle attività produttive. «È l’unica cosa buona di quella legge – commenta Fanfani –. In ogni caso quella dell’ex Italtel non è l’unica soluzione in campo».
L’amministrazione è aperta anche a ulteriori proposte degli operatori che non potrà essere tuttavia quella di continuare a operare in centro storico. Come si ricorderà entro il 30 settembre dovranno lasciare campo libero ai cantieri tutti i locali che si affacciano su piazza regina Margherita.
A.Cal.