
Droga per gli studenti aquilani, questo il preoccupante quadro che emerge dalla conclusione delle indagini preliminari della sezione narcotici della squadra mobile della questura, diretta dall’ispettore superiore Nazzareno Buccella. Clienti tra gli undici e i sedici anni e spacciatori poco più grandi di loro, scrive “Il Messaggero” dell’operazione «Spread» che ha interessato una ventina di giovani, tra cui due minorenni dell’Aquila, la maggior parte giovani aquilani tra i 18 e i 20 anni e infine alcuni cittadini albanesi. Le indagini si sono svolte pedinando gli studenti, intercettando le loro conversazioni, effettuando delle perquisizioni sul momento fuori gli istituti di secondo grado (soprattutto nel polo scolastico di Colle Sapone).
Addirittura uno dei due minorenni, è accusato di aver spacciato a scuola un chilogrammo di marijuana per un corrispettivo di 3 mila e 500 euro. Numerosi i casi di spaccio che sono entrati nell’inchiesta, anche se di pochi grammi di erba consumata dentro i plessi scolastici nella pausa della ricreazione, oppure fuori i plessi prima o dopo le ore di lezione. Gli agenti della sezione narcotici della Squadra mobile, a riprova delle tesi accusatorie, avevano sequestrato a un giovane studente aquilano un panetto (100 grammi) di marijuana.
Secondo le indagini alcuni giovani albanesi avrebbero venduto grossi quantitativi di droga a giovani studenti aquilani per essere spacciata fuori e dentro gli istituti superiori, tra questi anche un istituto scolastico privato.
Sempre stando alle investigazioni della sezione antidroga, i giovani aquilani avrebbero venduto grossi quantitativi di marijuana per poi utilizzare il ricavato anche per acquistare partite di cocaina, anch’essa spacciata fuori gli istituti ma in quantitativi minori. In generale i soldi ricavati dalla vendita dell’erba, servivano per vivere al massimo la vita notturna, per fare acquisti di accessori e di abbigliamento di marca.
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