‘Inammissibile emendamento sul no ai gasdotti nelle zone sismiche’

12 luglio 2012 | 16:34
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‘Inammissibile emendamento sul no ai gasdotti nelle zone sismiche’

«Esprimiamo contrarietà e stupore circa la decisione degli uffici di presidenza delle commissioni Finanze e Attività produttive che hanno dichiarato inammissibile l’emendamento sui gasdotti che avevamo presentato, insieme ai deputati Raffaella Mariani e Massimo Vannucci, nell’ambito del Decreto Sviluppo che arriverà in aula nei prossimi giorni».

Lo sottolineano i deputati del Pd Walter Verini e Giovanni Lolli, primi firmatari dell’emendamento dichiarato inammissibile, che testualmente recitava: “[i]La localizzazione e la realizzazione di oleodotti e gasdotti che abbiano diametro superiore o uguale a 800 millimetri e lunghezza superiore a 40 km e di impianti termoelettrici e di compressione a gas naturale connessi agli stessi, è incompatibile nelle aree sismiche classificate di prima categoria[/i]”.

«La motivazione dell’inammissibilità – proseguono i parlamentari – secondo le quali l’emendamento non recherebbe disposizioni connesse o consequenziali

a quelle contenute nel decreto-legge, appare incomprensibile e infondata: il decreto, infatti, contiene misure legate alle infrastrutture e agli investimenti energetici e le questioni legate alla compatibilità ambientale e alla sicurezza dei territori interessati non sono certo slegate dalle politiche di sviluppo».

«C’è inoltre da ricordare – proseguono Lolli e Verini – come l’emendamento ricalcasse in tutto e per tutto il contenuto di una legge regionale recentemente approvata

dal Consiglio dell’Abruzzo, in relazione al percorso del gasdotto Brindisi-Minerbio».

«Continueremo il nostro impegno in tutte le sedi – affermano i parlamentari del Pd – quello stesso impegno che, insieme a Regioni, Province e Comuni interessati e ai Comitati ha portato la commissione Ambiente della Camera a votare al’unanimità una risoluzione che chiedeva al Governo di attivare un tavolo di lavoro per una verifica seria, puntuale e concreta di ogni possibilità di modifica del tracciato del gasdotto, che prevede il passaggio – per centinaia di chilometri – in zone sismiche, in zone classificate di interesse comunitario, in zone di straordinario pregio ambientale».

«Abbiamo ribadito questa esigenza anche in commissione – concludono Walter Verini e Giovanni Lolli – e riteniamo che il Governo debba e possa adempiere al più presto a questo impegno richiesto dal Parlamento».

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