
Disponibilità, a far valere le ragioni del territorio marsicano contro la chiusura del tribunale di Avezzano, è stata manifestata, oggi pomeriggio a Roma, dal presidente della commissione giustizia della Camera Giulia Bongiorno nel corso di un incontro con una folta delegazione marsicana.
Da quanto si è appreso, la Bongiorno avrebbe fatto presente che occorre puntare sulle specificità del tribunale di Avezzano e del suo territorio, facendo presente alcune problematiche che sconsigliano la soppressione della struttura.
Innanzitutto, come evidenziato da uno studio dell’Anas, ci sarebbe il collasso della viabilità. Inoltre ribadire che il tribunale di Avezzano, per estensione territoriale e carichi di lavoro è il terzo in Abruzzo. Infine è stato specificato che, nell’ ambito della revisione delle giurisdizioni giudiziarie, ci sono solo due casi in Italia che presentano aspetti quantomeno unici: l’accorpamento di strutture più importanti per carichi di lavoro come nel caso di Imperia con San Remo ed Avezzano all’ Aquila.
Alla Bongiorno verrà consegnata, entro tempi ristretti, una dettagliata relazione sulla situazione esistente nel territorio marsicano nel settore giustizia.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, il consigliere regionale Daniela Stati promotrice dell’iniziativa, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, il presidente del tribunale Eugenio Forgillo, il presidente dell’ ordine degli avvocati della Marsica Sandro Ranaldi e il segretario Herbert Simone, il consigliere provinciale Fabio Bisegna, gli avvocati Roberto Verdecchia e Alfredo Iacone e il coordinatore provinciale del Pdl Massimo Verrecchia.
Domani Giulia Bongiorno incontrerà il consigliere regionale Emilio Nasuti (Pdl) per discutere del progetto di riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie della provincia di Chieti.
Nel corso dell’incontro, richiesto nei giorni scorsi dallo stesso Nasuti, si discuterà il piano del governo Monti che prevede la soppressione dei tribunali di Lanciano e Vasto e il loro accorpamento a quello di Chieti.
«Un idea senza senso – dichiara in una nota Nasuti – perchè Lanciano è baricentrica rispetto al territorio provinciale, oltre ad avere competenza sulla Val di Sangro, una delle zone industriali più importanti d Italia».
Oltre alla posizione geografica del capoluogo frentano, Nasuti sottolinea l’adeguatezza dell’attuale struttura che ospita il tribunale di Lanciano: «un edificio ampio, recentemente ristrutturato e dotato di tutte le infrastrutture tecnologiche per garantire un servizio efficiente ai cittadini. Una struttura – conclude Nasuti – di cui attualmente Chieti invece non dispone. E occorreranno anni, e milioni di euro, per dotare il capoluogo di una sede adeguata per gli uffici giudiziari».
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