
Sono arrivati a L’Aquila i partecipanti del laboratorio teatrale organizzato dal Teatro Stabile d’Abruzzo ‘Milano-L’Aquila, Sguardincrociati‘: Gabriele Dino Albanese, Riccardo Calabrò, Rocco Manfredi e Alessandra Ventrella, allievi della prestigiosa Scuola Paolo Grassi, affiancati dalle partner abruzzesi Annalisa Ciuffetelli, Yoselin Giovani, Ilaria Micari e Alessandra Pavoni.
Otto giovani attivi nel mondo dell’arte e della comunicazione che hanno incrociato i loro sguardi sui luoghi del proprio vivere quotidiano e sui rispettivi strumenti di indagine e rappresentazione della realtà.
Osservazione, racconto, testimonianza e visioni si sono intrecciati, sotto la guida di Renata Molinari e con la partecipe presenza di Giorgina Cantalini, ponte determinante fra le due realtà.
L’evento conclusivo del laboratorio – che andrà in scena venerdì 20 luglio, alle ore 20, nel chiassetto della Chiesa di Santa Maria Paganica, con la preziosa collaborazione del Conservatorio Musicale “A. Casella” – è realizzato nell’ambito de “I Cantieri dell’Immaginario”, un progetto promosso da Stefania Pezzopane, assessore alla Cultura del Comune di L’Aquila, finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con tutte le istituzioni culturali cittadine al fine di animare strade e piazze silenziose e disabitate.
Osservare per scrivere, scrivere per vedere, è questa l’attitudine alla base dell’ incontro e del lavoro realizzato fra Milano e L’Aquila: ne sono nati testi, frammenti, immagini e domande che vengono ora riproposti nella loro forma sorgiva di educazione allo sguardo e pratica della relazione.
Sarà l’intero gruppo di lavoro a riproporre questi materiali ai cittadini di L’Aquila: lo si potrebbe definire “reading”, forse anche “oratorio”, una lezione aperta, una pratica sempre in movimento, orientata a restituire l’esperienza ai luoghi e alle presenze che l’hanno accolta e generata.
A conclusione del reading Giorgina Cantalini proporrà la lettura dei brani da lei composti in occasione della visita a L’Aquila, nel suo personale tentativo drammaturgico di narrazione della città oggi, dove sviluppa suggestioni e riflessioni, approfondite durante il lavoro svolto insieme al gruppo di giovani autori e a Renata Molinari.
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