Consiglio Abruzzo: ‘Nessuna spaccatura nella maggioranza’

19 luglio 2012 | 11:57
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Consiglio Abruzzo: ‘Nessuna spaccatura nella maggioranza’

«Nessuna spaccatura in maggioranza, ho solo voluto dare concretezza a un documento che rischiava di non dare risposte alle legittime istanze che provengono dal mondo produttivo abruzzese, meglio riunirsi e dopo un’ora di sospensione produrre un documento valido che licenziarne uno insufficiente». A precisarlo è il presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale, Nicola Argirò (Pdl), in merito al provvedimento approvato dall’aula in occasione della seduta straordinaria di martedì scorso dedicata al tema della crisi che coinvolge molte aziende della regione.

Nel corso del suo intervento, Argirò ha infatti chiesto il ritiro del documento presentato dalla maggioranza per arricchirlo di contenuti più in linea con le richieste delle imprese e degli enti locali. Il documento, così integrato, è stato poi approvato dal Consiglio.

«Ho voluto sottolineare – ha spiegato Argirò – che anche alcune delle istanze rappresentate dall’opposizione erano degne di accoglimento, di qui la necessità di rivedere il testo della risoluzione, visto che quello compilato dal centrodestra ci è stato reso noto solo pochi minuti prima della discussione. Da imprenditore e da conoscitore profondo del tessuto produttivo del mio territorio ho inteso introdurre alcuni aspetti indispensabili per creare le condizioni logistiche affinché l’Abruzzo dimostri di essere pronto per affrontare le nuove sfide che il mondo del lavoro pone, tramite le multinazionali presenti nel nostro territorio abruzzese».

«Si deve partire da un calo del carico fiscale sulle imprese – ha sottolineato Agirò – Con il risanamento dei conti della sanità, attuato dal commissario Gianni Chiodi, è finalmente giunto il tempo di abbassare le tasse dal 2013, come già annunciato dallo stesso presidente della Regione. Importante, soprattutto per la zona del basso Abruzzo, è poi la creazione di una moderna intermodalità tra porti e ferrovia che consenta di valorizzare gli approdi di Vasto e Ortona, dove scaricano alcune tra le realtà produttive più importanti e consenta il collegamento con le zone industriali di Vasto, San Salvo e della Valle del Sangro: ciò è attuabile attraverso la Sangritana e l’utilizzo di una parte dei fondi Fas. Fondamentale è anche il sostegno alle politiche del lavoro con sgravi per le nuove assunzioni e per le imprese che decidono di non delocalizzare e di continuare a investire in Abruzzo garantendo i livelli occupazionali. Infine, è necessario abbattere il ‘digital divide’ nelle aree industriali, creando una rete efficiente di banda larga che consenta il rapido scambio di informazioni tramite internet. Con questi provvedimenti andremo a rassicurare le multinazionali che è ancora proficuo rimanere in Abruzzo e sosteniamo l’indotto formato da tante Pmi che si salveranno solo se le grandi aziende non emigreranno verso altri mercati più competitivi dell’Italia sui temi del costo del lavoro, energia, tassazione e altro ancora».

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