Ricostruzione: ‘luci e ombre su nuova legge’

19 luglio 2012 | 13:20
Share0
Ricostruzione: ‘luci e ombre su nuova legge’

«Non sono state accolte le nostre proposte di semplificazione urbanistico-edilizia, gli uffici speciali sono retti da un organismo assembleare pletorico (dallo Stato alle organizzazioni produttive locali), ricompare la parola “contributo” anziché “indennizzo” e, in sostanza, accanto alle luci non mancano le ombre». L’onorevole Pierlugi Mantini (Udc) commenta così il testo della futura ‘legge’ sul terremoto aquilano.

Secondo Mantini «appare irragionevole anche la norma che impone, solo a L’Aquila in tutta Italia, l’incompatibilità di carica anziché di funzione: un consigliere comunale aquilano, ad esempio, non può esercitare una professione che ha a che fare con la ricostruzione, ma anziché avere l’obbligo di astensione, come previsto dal testo unico degli enti locali, sullo specifico affare che lo riguarda, deve invece dimettersi dalla carica entro 90 giorni. Chi è tecnico non può fare politica, ma solo a L’Aquila».

L’onorevole sottolinea tuttavia anche l’accoglimento del «nostro emendamento che esclude dal vincolo del patto di stabilità le spese per la ricostruzione» e fa presente che «sono stati accolti gli emendamenti che caratterizzano gli uffici speciali per i controlli nell’esecuzione dei progetti, riorganizzano i procedimenti di attuazione in modo più ragionevole e meno “espropriativo” dei proprietari, estendono gli indennizzi alle seconde case in edifici singoli (solo all’Aquila), equiparano parzialmente gli orfani del terremoto agli invalidi sul lavoro, sanciscono la risoluzione di diritto di preliminari e diritti reali istituiti prima del terremoto».

Insomma per Mantini «il testo del governo è migliorato», ma «la nuova legge che si prospetta è nel complesso positiva ma non soddisfacente. Continueremo il nostro impegno fino all’ultimo voto».

[i]

[url”Torna alla Home Politica”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=204[/url][/i]