
Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente rende noto che il Comune, attraverso il servizio assistenza alla popolazione, sta procedendo a inviare agli assegnatari degli alloggi del progetto Case, Map, fondo immobiliare e affitto concordato una comunicazione relativa alla richiesta del versamento di un canone di compartecipazione, al fine di sostenere le spese di gestione degli immobili.
Il contributo, la cui applicazione è stata stabilita da una delibera di Consiglio comunale del 12 ottobre 2011, in ottemperanza a quanto stabilito da una precedente ordinanza della presidenza del Consiglio dei Ministri ha decorrenza, per effetto della stessa delibera consiliare, dal 1 dicembre 2011 e riguarda tutti coloro che, alla data del sisma, erano in regime di locazione.
Il contributo è fissato in 2 euro e 60 centesimi al metro quadro. Sono previste riduzioni sulla base dell’ubicazione dell’alloggio, e dunque della distanza di quest’ultimo dalla città dell’Aquila, e per i nuclei familiari con reddito inferiore a 15mila euro l’anno.
Il pagamento degli arretrati, relativi al periodo dal 1 dicembre 2011 al 31 luglio 2012, potrà essere rateizzato. Il canone mensile dovrà invece essere versato il giorno 30 di ogni mese, a partire dal prossimo mese di agosto, specificando la causale del versamento (“canone compartecipazione” e specificazione della mensilità cui è riferito), mediante bonifico bancario in favore del Comune dell’Aquila, codice Iban IT80Y0604003601000000126100, oppure mediante versamento diretto alla Tesoreria Comunale in qualunque sportello Carispaq. I cittadini troveranno comunque, in allegato alla richiesta che verrà recapitata a ciascun nucleo familiare, una scheda analitica del canone.
Per quanto riguarda il versamento degli arretrati, le somme, anche in caso di rateizzazione, vanno corrisposte entro il termine di 30 giorni dal ricevimento della relativa comunicazione, specificando, anche in questo caso, la causale del versamento (“arretrati canone di compartecipazione”) e consegnando la ricevuta dell’avvenuto pagamento al Servizio Assistenza alla Popolazione o inviandola a mezzo fax al numero 0862 645587, oppure via e mail all’indirizzo politicheabitative@comune.laquila.it.
Il primo cittadino ricorda inoltre che è in vigore il regolamento che disciplina l’utilizzo degli alloggi del progetto Case e Map, come stabilito da relativa delibera del Consiglio comunale. Sulla base del regolamento, consultabile sul sito istituzionale del Comune dell’Aquila, gli uffici comunali, attraverso successiva comunicazione, richiederanno agli assegnatari il pagamento delle utenze per le parti condominiali e per quelle centralizzate.
«Nell’applicare il contributo – ha spiegato il sindaco Cialente – che, ricordo, era previsto da un’ordinanza del precedente Governo, e che consentirà di ammortizzare i costi di gestione, abbiamo cercato di venire incontro ai cittadini e di considerare i problemi legati al disagio sociale, prevedendo abbattimenti sulla base del reddito e la possibilità di rateizzare i pagamenti, sia per quanto riguarda i canoni di compartecipazione che per quanto concerne le utenze, rispetto alle quali il Comune si riserva di inviare a breve una comunicazione esplicativa».
IDV, ERA ORA! – «Ci sono voluti tre anni per rimuovere una ingiustificata parità di trattamento tra gli ex-proprietari degli immobili e gli ex-affittuari, che doveva esserci semmai nella consegna degli alloggi solo in base alla disponibilità dei redditi dei non titolari dei diritti reali suddetti». Lo dichiara Emanuela Bruschi, Idv. «Una famiglia che non era proprietaria della casa in cui abitava e che non aveva subito una perdita di lavoro e quindi di reddito, in base a quale criterio doveva alloggiare gratuitamente e risparmiarsi l’affitto che avrebbe pagato mensilmente? Siamo d’accordo per la prima fase dell’emergenza sulla parità di trattamento ma poi il tiro andava corretto. E soprattutto dopo, quando alcuni di quegli alloggi dove si abitava precedentemente al sisma venivano recuperati, perché continuare a vivere nell’alloggio del CASE magari sollecitando l’ex proprietario allo sfratto? Solo per una forma di risparmio personale, con l’esternazione anche di un finto disagio che, nel disagio generale e nella mancanza di controlli veniva concesso, perché l’Italia si sa è la terra dei balocchi e delle regole e delle eccezioni alle regole.
Un canone di compartecipazione veramente irrisorio comunque stabilito a 2,60 euro al mq, giustificato dal fine di sostenere le sole spese di gestione degli immobili e addirittura ridotto per effetto della distanza degli alloggi dalla città, quasi come uno ‘’sconto’’ sul disagio che orami vive però quasi tutta la popolazione aquilana – senza sconti – dell’ex centro o periferia, tornata nelle case dei paesi di origine o anche in CAS nelle aree di tutto il comprensorio aquilano.
Sono consapevole del fatto che queste mie dichiarazioni susciteranno molte polemiche ma chi ha la coscienza a posto non potrà che convenire con me in quanto appena detto.
Inoltre, il patrimonio immobiliare costituito da tali alloggi va mantenuto ed arricchito, in modo tale da poter essere sfruttato al meglio anche quando sarà destinato agli universitari o alle giovani coppie, o agli anziani autosufficienti che non possono permettersi costosi ricoveri. Tali alloggi dovranno essere ‘autosufficienti’ e manutenersi da soli con le risorse di coloro che li occuperanno, poiché non potrà sempre esserci il supporto dello Stato o del Comune a riguardo. È necessario diventare responsabili e ripartire contando sulle proprie forze e risorse, perché qui gli anni passano e la ripresa deve vedersi. Abbiamo bisogno di uno scatto di orgoglio che ci faccia muovere in tal senso piuttosto che continuare a farci passare per quelli che non vogliono pagare o ‘stanno sempre a chiedere soldi’».
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