
La cosiddetta “legge Barca” che dovrà regolamentare la ricostruzione dell’Aquila, dopo il periodo di “emergenza” post terremoto, è stata approvata dalla Camera dei Deputati, all’interno del decreto sviluppo.
Ora tocca al Senato vagliare il testo presentato come maxi emendamento. Ma ci si sta preparando su più fronti per correggere il tiro di molti provvedimenti.
Il comitato promotore per la legge di ricostruzione per L’Aquila attraverso una nota invita «i sindaci dei Comuni del cratere, i rappresentati degli ordini professionali e di tutte le categorie produttive e i cittadini a partecipare all’incontro con gli onorevoli Giovanni Lolli e Marcello De Angelis che si terrà venerdì 27 alle ore 18 nel tendone di piazza Duomo. Il fine dell’incontro è discutere proprio della proposta di legge sullo Sviluppo che nel suo interno contiene le nuove norme sulla Ricostruzione».
I due parlamentari, si legge ancora nella nota del comitato promotore, «illustreranno le luce e le ombre di questo provvedimento e il lavoro che bisogna ancora fare per cercare di modificare quelle parti della proposta di legge che non offrono serie garanzie per una ricostruzione certa e sicura dell’intero territorio del cratere».
MANTINI, ORDINE DEL GIORNO UDC PER CAMBIARE LA LEGGE BARCA – «Il governo ha accolto l’ordine del giorno Udc,a mia prima firma,con cui si impegna ad assumere misure coerenti al fine di favorire il pieno ritorno alla legislazione ordinaria, secondo i principi comuni dell’ordinamento. Ma non ne ha accolto le premesse che criticano la nuova legge.
È un fatto positivo ma molto modesto perché il nostro ordine del giorno contiene critiche alla legge Barca molto precise su punti che vanno corretti o integrati. Infatti, abbiamo scritto nell’atto parlamentare che: “con la nuova normativa sulla ricostruzione dei comuni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 in Abruzzo si è posto fine alla gestione commissariale in favore di una fase ordinaria dei poteri, secondo Costituzione, tuttavia, risultano ancora presenti numerose norme speciali ed in particolare: non sono state abrogate le ordinanze del presidente del Consiglio dei Ministri in contrasto con le nuove norme approvate, sono stati introdotti «tetti» alla libertà di impresa e delle professioni, distorsivi della concorrenza e di dubbia costituzionalità. È stata introdotta un’ampia riserva (fino al 50 per cento dei posti), in deroga ai principi di merito, delle assunzioni agli uffici speciali per la ricostruzione. È prevista una disciplina speciale di incompatibilità di carica che impone di scegliere tra cariche elettive o amministrative e lavoro professionale, in contrasto con le ordinarie norme del testo unico degli enti locali che prevedono l’incompatibilità di funzione per evitare i conflitti di interesse. Viene definito «contributo» l’indennizzo elargito per ristorare i danni del terremoto, con l’effetto di un generalizzato e insostenibile ricorso alle procedure di gara mentre è provata l’insufficienza in questo campo degli uffici comunali. Sono introdotte numerose norme che prevedono, con effetti retroattivi, la sostituzione del comune ai consorzi dei privati, in assenza di inadempimenti; è prevista la direzione degli uffici speciali per la ricostruzione da parte di un organismo assembleare che, oltre ogni ragionevolezza, non può garantire l’efficienza. Vengono introdotte norme urbanistiche di dubbia costituzionalità ai sensi dell’articolo 117, terzo comma della Costituzione; non vengono garantite misure certe per l’indennizzo degli edifici diversi dall’abitazione principale neanche quando hanno pregio storico-architettonico connotativo dell’identità dei comuni. Non è garantita la corretta sostenibilità del bilancio del comune di l’Aquila, che deve avere integrazioni finanziarie dallo Stato, poiché ha rinunciato per legge all’esazione delle imposte locali”.
La legge Barca piace al Pd, che l’ha sostenuta, ma non a noi che continueremo in modo fermo e costruttivo l’azione per cambiare o migliorare i punti indicati nell’ordine del giorno alla Camera».
LOLLI (PD), DE ANGELIS (PDL): APPROVATI ANCHE 4 ODG – «Ieri è stata approvata la conversione in legge del decreto sviluppo emanato dal Governo. Nel testo sono presenti, grazie all’emendamento del Ministro Barca e grazie i subemendamenti da noi presentati, alcuni articoli che riguardano il terremoto dell’Aquila e la ricostruzione.
E’ un importante passo avanti sul quale abbiamo tutti lavorato. Ieri sono stati, inoltre, approvati 4 ordini del giorno che affrontano argomenti che non sono riusciti ad entrare, per vari motivi, nel provvedimento varato e impegnano il Governo ad intervenire in tempi brevi.
I temi affrontati sono: l’interpretazione autentica dell’articolo sugli orfani del sisma, nell’ordine del giorno viene specificato che nella casistica considerata rientra anche la perdita di un solo genitore, la specificazione delle funzioni dell’ufficio speciale per l’Aquila e dell’ufficio speciale per i comuni del cratere oltre che degli 8 uffici territoriali, l’allargamento del sostegno alla ricostruzione delle parti comuni degli immobili ai centri storici dei Comuni del cratere, l’assicurazione della stabilità finanziaria del Comune dell’Aquila e degli altri Comuni del cratere attraverso un finanziamento di 30 milioni per l’Aquila e di 5 milioni per gli altri Comuni, l’estensione dei benefici del De minimis anche ai comuni del cratere.
L’approvazione di questi ordini del giorno ci spinge a proseguire nella nostra iniziativa e ad adoperarci in maniera unitaria affinchè gli impegni presi dal Governo e dall’Aula vengano mantenuti nel più breve tempo possibile.
Rimangono ancora aperte molte criticità, tra cui ad esempio tutte quelle inerenti alla materia fiscale, ma abbiamo a disposizione ulteriori provvedimenti che saranno i Decreti annunciati dal Governo, la legge di stabilità e l’Ordinanza di chiusura.
Saranno queste le occasioni nelle quali insistere perché si risolvano le questioni ancora aperte. Noi continueremo a lavorare con questo spirito e con questo metodo rapportandoci cioè alla nostra comunità».
MAGLIOCCO (PDL): BENE ODG SUL DE MINIMIS” – «Tra gli importanti ordini del giorno approvati alla Camera e relativi
alla ricostruzione dell’Aquila c’è anche quello che impegna il governo
ad estendere il de minimis a tutto il cratere.
Si tratta di un passaggio importante, benchè non risolutivo, che va
nella direzione di ridistribuire gli aiuti che, ricordiamolo, servono
al rilancio economico delle zone colpote dal sisma del 2009.
Come più volte abbiamo sostenuto l’aver previsto aiuti in de minimis
soltanto sul territorio del Comune dell’Aquila rischia di creare forti
sperequazioni tra aziende e attività commerciali, piccole e micro,
distanti pochi metri tra loro ma ubicate in comuni diversi e rischia
di creare una corsa delle aziende verso il territorio comunale
dell’Aquila con gravi danni alle casse dei piccoli Comuni limitrofi
oltre che al tessuto socio economico complessivo già ampiamente
provato.
L’ordine del giorno rappresenta un buon presupposto per risolvere i
problemi esposti e per ripristinare un principio di equità. Nel
ringraziare l’impegno dei deputati De Angelis e Lolli li sollecitiamo
a non abbassare la guardia e a trasformare gli impegni presi dal
Governo in atti legislativi il prima possibile perchè L’Aquila e il
suo territorio hanno un disperato bisogno di ripartire.
Siamo sicuri che continuando a lavorare con responsabilità e
tralasciando gli interessi di parte si puó migliorare ancora una legge
che mostra ancora alcune ombre».
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