
Senza un piano della cantieristica è dietro l’angolo la desertificazione bis-del centro. Dopo l’esodo dei pub toccherà man mano agli altri esercizi commerciali che coraggiosamente stanno riaprendo nel cuore della città. La risposta teorica al problema si trova all’interno del programma di mandato del sindaco Massimo Cialente. L’amministrazione prevede di poter procedere attraverso “l’esame e approvazione di comparti omogenei per realizzazione, formati da un giusto numero di edifici che possono essere realizzati in contemporaneità. Le imprese scelte per la ricostruzione che agiscono nel comparto presentano il Pos (piano operativo di sicurezza) con l’organizzazione del cantiere e la sua dislocazione. Il Comune acquisisce il Pos e lo mette in coerenza con le altre proposte che insistono nello stesso comparto. Il sindaco intenderebbe portare il piano entro il mese di gennaio 2013. Il problema sorge per i cantieri che sono già partiti nel centro storico. C’è infatti già un affollamento di gru nella zona di via Garibaldi piazza Santa Maria Paganica. A breve potrebbe crearsi il problema anche per l’area di via Buccio di Ranallo dove dovrebbe partire a giorni un altro aggregato.
Sul fronte urbanistico, come noto, in vista anche il nuovo piano regolatore che comporterà una crescita a volumetria zero evitando il consumo di nuovo suolo. La variante di salvaguardia che fotografa la situazione esistente in attesa del prg dovrebbe essere approvata nei primi mesi del 2013, il prg invece un anno dopo. Il comune tuttavia guarda anche ai borghi limitrofi con i quali si intende creare e istituzionalizzare l’idea di città territorio di cui si parla da decenni. Di qui la decisione dell’amministrazione comunale di istituire una conferenza permanente dei sindaci tesa a favorire una ricostruzione armonica di tutti i borghi dell’aquilano insieme alla città capoluogo
. A.Cal
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