Abruzzo Engineering, stop dalla Ue

31 luglio 2012 | 16:17
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Abruzzo Engineering, stop dalla Ue

Abruzzo Engineering non è una società in house e per questo motivo non può ricevere incarichi ad affidamento diretto da parte della Regione Abruzzo, azionista di maggioranza della società in liquidazione con 200 dipendenti, nata nel 2007 per abbattere il divario digitale della regione. Lo ha stabilito la Commissione europea, ribaltando le decisioni dei giudici amministrativi italiani e bloccando un incarico da 1,5 milioni di euro con i fondi del Por-Fesr (Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale).

La novità è stata svelata dal ministero per lo Sviluppo economico, interpellato dalla Regione nel corso di un incontro in cui si discuteva proprio l’attuazione del programma di interventi in materia di protezione civile e gestione del rischio sismico da finanziare con fondi europei. Un progetto che la Regione aveva affidato nei mesi del post-sisma alla società oggi in liquidazione e lo aveva fatto con procedura diretta, cioé senza ricorrere ad alcuna gara pubblica. In una riunione i rappresentanti del ministero hanno sancito che, come recita il verbale dell’epoca, “Abruzzo Engineering non può essere considerata società in house della Regione Abruzzo, poiché tale attestazione deve pervenire non da un organo giudiziario italiano, sia esso Tar o Consiglio di Stato, ma da dalla commissione europea (direzione generale Mercato)”.