
Imu alle stelle, pagherà il massimo chi manterrà le proprie abitazioni sfitte o inutilizzate. Il sindaco Massimo Cialente alla luce della emergenza abitativa lancia la guerra ai furbi. «La situazione è esplosiva – ha detto – Ci sono persone costrette a dormire nelle automobili. Non possiamo permetterci il lusso di avere immobili inutilizzati». Basta alle speculazioni anche sugli affitti commerciali. Sconti invece in vista per chi diligentemente mette a disposizione le proprie case per fitti concordati o locazioni in genere, anche commerciali. Si va dallo 0,03 allo 0,15 per cento. La rivelazione del sindaco è giunta a margine di una riunione che il primo cittadino ha avuto con il dirigente del Ministero Aldo Mancurti, l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano e altri consulenti a vario titolo.
L’argomento ufficiale è stato quello dalla intesa del Comune dell’Aquila sulla legge Barca cui farà seguito quella degli altri comuni del cratere. Quella del Comune sarà siglata con il governo martedì prossimo. Sul discorso relativo agli aggregati di seconde case con unico proprietario nei comuni del cratere il ministro Barca ha rilanciato sul fatto che si potrà fare qualcosa quando arriverà una stima sul numero di abitazioni. Sulla operatività delle legge il ministro ha spiegato che gli uffici speciali e i bandi partiranno prima di quanto non si immagini.
Il tavolo estemporaneo che si è riunito nella sala biblioteca dell’Infn è servito però anche per “mercanteggiare” alcune richieste su ulteriori assunzioni: «Abbiamo chiesto di assumere anche 5 maestre e 6 operai – ha spiegato il sindaco Massimo Cialente – Inoltre 50 persone (contingente previsto dalla legge Barca) non sono sufficienti per i controlli nei cantieri. Chiediamo dunque che sia riattivata la convenzione con Abruzzo Enginnering. Eppoi non ci sono generali. Ci sono solo soldati. Abbiamo bisogno di tre dirigenti per attivare le nuove competenze del Comune dell’Aquila».
Un pacchetto nutrito di norme e risorse che il primo cittadino dell’Aquila chiede sia inserito nella prossima legge Finanziaria da approvare entro la fine dell’anno, visto che non sembra sarà fatta la famosa e attesa Opcm conclusiva del periodo di commissariamento. Certo è che la possibilità delle 128 assunzioni a tempo indeterminato ha scatenato gli appetiti dei partiti. Si susseguono in comune vertici e lunghe liste di richieste per cercare di accontentare tutti. C’è da chiedersi. Non si tratterà di un concorso gestito dal ministero? Ancora, c’è da domandarsi quale sarà il destino di tutti coloro che negli ultimi tre anni hanno lavorato con contratti di collaborazione alla ricostruzione. Tutto ciò in barba a spending review e meritocrazia che a gran voce viene chiesta dell’Europa.
A.Cal.