
Stava trascorrendo un momento di relax su un’amaca del giardino di casa dei futuri suoceri, quando una delle colonne che sorreggevano la corda ha ceduto e lui, Enzo Scuglia, avvocato trentacinquenne di Milano, è morto sul colpo, travolto da alcuni blocchetti di cemento. Accanto a lui c’era un nipotino, un bimbo di 5 anni, rimasto ferito a una gamba e ricoverato per accertamenti all’ospedale di Pescara.
L’uomo era arrivato poche ore prima da Milano, dove lavora, in compagnia della fidanzata, che doveva sposare a settembre prossimo, originaria di Vittorito. Qui avrebbero dovuto trascorrere alcuni giorni di ferie. La tragedia sarebbe avvenuta sotto gli occhi dei familiari i quali hanno subito allertato i soccorsi precipitandosi. Alcuni parenti hanno tentato disperatamente di liberare il corpo del ragazzo dai pesanti blocchi, ma all’arrivo dell’ambulanza non c’é stato più nulla da fare.
A occuparsi del caso carabinieri e polizia. La ricognizione cadaverica sul corpo ha accertato che la morte è avvenuta all’istante per un violento colpo alla testa. Il magistrato non ha ritenuto opportuna l’autopsia, quindi la salma è stata restituita alla famiglia. Proseguono comunque le indagini per accertare la dinamica dell’incidente, classificato come domestico.
Sono in viaggio i suoi familiari da Milano. Sconvolto un intero paese, incredulo della tragedia, dove la coppia era arrivata ieri pomeriggio alle 16. Nel giardino dove è avvenuto l’incidente, ancora sul tavolino tazze di caffè e a terra una spada giocattolo del piccolo scampato alla tragedia.
Scuglia era componente del Consiglio di zona 5 di Milano per il Pdl.