Sistema parametrico, decreto a settembre

13 agosto 2012 | 22:03
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Sistema parametrico, decreto a settembre

Settembre dovrebbe portare con sé la vera svolta tecnica per la ricostruzione (almeno così dicono) con l’avvio del cosiddetto metodo parametrico. Le nuove norme dovrebbero essere contenute in un decreto del ministro Barca o del suo capo dipartimento, previsto per il mese prossimo.

Al Comune dell’Aquila sono già pronti. Sono stati già fatti due incontri alla presenza degli ordini professionali; “sfornato” anche un [i]vademecum[/i] di 72 pagine che farà il paio con la scheda di 23 pagine, nuovo rompicapo autunnale per i progettisti che dovranno cimentarsi a compilarla.

Con questo metodo la velocizzazione delle pratiche è garantita secondo l’assessore Pietro Di Stefano, come del resto è  certa l‘eliminazione dei costi impropri della ricostruzione.

Tutti contenti? Piuttosto cauto il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Paolo De Santis che rimanda al post ferragosto lo studio del manuale sussurrando che più di qualche progettista non sarebbe poi così entusiasta di prendere su di sé l’onere della quantificazione e certificazione economica del progetto. Insomma non muoiono dalla voglia di prendere il posto di Cineas.

Alla scheda Aedes, utilizzata fino a oggi per stabilire il tipo di danno, viene sostituito, solo per il centro storico il criterio parametrico nel quale il rilievo del danno si ancora ad un sistema quantificato a priori. L’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano mette subito in chiaro che il nuovo sistema non comporterà tagli negli indennizzi: «Cambia solo il metodo – spiega –, con la filiera si iniziava una trattativa sfiancante che portava poi ad una decurtazione del 10% 15% su quanto richiesto. Con il parametrico non sarà più così. Ogni progettista saprà esattamente quanto toccherà per ogni voce. L’importo ottenuto potrà essere aumentato con il coefficiente della valenza paesaggistica più una somma ulteriore per gli edifici vincolati. L’accelerazione delle pratiche sarà determinata anche dall’accorpamento finalmente delle parti comuni con le parti private di un unico edificio che ora invece viaggiano su binari paralleli».

Una volta chiuso dal progettista, l’elaborato già corredato dei costi per la riparazione o per la ricostruzione sarà presentato alla commissione pareri che fungerà da sportello unico e si occuperà della istruttoria degli elaborati che saranno corredati di tutte le autorizzazioni in un’unica seduta.

A.Cal.