
La nuova sede del polo umanistico sorta dalle “ceneri” di una parte del vecchio ospedale San Salvatore sarà riconsegnata all’Ateneo aquilano il 24 settembre prossimo. A giorni dovrebbe partire il trasloco dalla sede di Bazzano.
Ebbene il palazzo di sei piani accanto alle rovine del vecchio nosocomio c’è, completamente antisismico, pronto a resistere a ogni tipo di sollecitazione. C’è da chiedersi invece se la facoltà di Lettere, ora Dipartimento di Scienze umane che accorpa gli indirizzi di Lettere con Scienze della formazione resisterà ancora al terremoto della riforma Gelmini e sotto la pressione delle mire espansionistiche degli altri atenei abruzzesi.
Una bella sfida per il nuovo direttore di dipartimento, Alfio Signorelli, che ha preso il posto dal primo luglio scorso del presidente Giannino Di Tommaso. Il neo direttore sottolinea in premessa che è presto per parlare del numero degli iscritti. «Confermo comunque che l’offerta formativa per il prossimo anno accademico resterà immutata – spiega -. Per l’anno successivo invece sarà necessario fare delle scelte definitive, che guardino ad un certo numero di anni».
La frase del direttore non sembra presagire alcunché di buono se si pensa al problema dei requisiti minimi, al numero crescente dei prof anche andranno in pensione e che non saranno sostituiti, alla soppressione della specialistica del corso di laurea di Lingue e Letterature straniere dello scorso anno che potrebbe fare il paio in futuro con la chiusura della triennale, a meno che non si riesca a cambiare rotta. E Subito. Del resto quello di Lingue è uno dei corsi più costosi a causa dell’assunzione di lettori in lingua straniera e specialisti.
Tornando alla nuova sede, vi saranno 22 aule, la biblioteca di dipartimento dove tuttavia potranno essere trasferiti solo alcuni testi, un’aula magna, la segreteria studenti, uffici e alcune sale studio. Il neo direttore Signorelli sembra piuttosto soddisfatto della struttura anche se lamenta la mancanza di una mensa per i ragazzi che da ottobre frequenteranno i nuovi spazi, girando la richiesta all’Adsu. Ancora: «Siamo in attesa di incontrare il Comune dell’Aquila – spiega – per programmare la realizzazione di parcheggi e una rete di trasporti adeguati alle esigenze dei ragazzi».
Il nuovo palazzo dall’architettura avveniristica dovrebbe essere solo il primo passo del nuovo polo umanistico. É ancora in corso la trattativa fra la Asl e l’Ateneo per l’acquisto della parte residua del vecchi ospedale. Lì potrebbe sorgere perfino una nuova Casa dello Studente.
A.Cal.