
Mentre L’Aquila si prepara alla settimana della Perdonanza, spunta fuori un contro-programma «fatto di eventi autogestiti, completamente indipendenti dal programma ufficiale e totalmente autofinanziati», come spiega, attraverso una nota, l’Assemblea dell’Asilo Occupato. La manifestazione, denominata ‘Perdonanza Off’, verrà presentata domani, venerdì 24 agosto, nel giardino affianco via San Basilio dell’Asilo Occupato.
Si tratta di sei giorni di teatro, cinema, video performance, workshop, assemblee cittadine e concerti live.
«Con questo spirito – proseguono i portavoce dell’Assemblea dell’Asilo Occupato – ci apprestiamo a iniziare la settimana della Perdonanza, che non è solo quella dei bandi dubbi, ma anche quella della prima Perdonanza Off della storia. Un modo anche per mettere in risalto il significato anti-sistemico della figura di Celestino facendolo uscire dalla bolla del Perdono in cui è stato rinchiuso. Perdono che viene utilizzato ogni volta strumentalmente dall’amministrazione Comunale come opportunità di pacificazione sociale».
«Celestino – si legge ancora nella nota dell’assemblea – invece fu anche colui che ebbe il coraggio di rifiutare il sistema ecclesiastico arrivando a pagare le estreme conseguenze di questa scelta. Allora, dopo il rifiuto, venne imprigionato per volere della stessa Chiesa, proprio come accaduto oggi in altre circostanze alle contemporanee Pussy Riot. Per questo abbiamo voluto riscrivere Celestino e la Perdonanza in maniera diversa. Abbiamo voluto aggiungere valore alla V di Celestino simbolo di una Perdonanza di segno diverso, una Perdonanza Off (P_OFF)».
«Nelle tre ultime edizioni post-sisma della Perdonanza ufficiale (P_UFF) – prosegue la nota – eravamo con i nostri corpi e i nostri striscioni a contestare le autorità presenti e ben scortate, che puntualmente si presentano a sfruttare il momento di pacificazione sociale e popolarità che chi organizza la P_UFF vuole creare ad arte. Quest’anno vi lasceremo tranquilli, con buona pace per la questura e di chi per anni ci ha inseguito per non far sentire i fischi».
«Fate pure la vostra festa e le vostre sfilate – concludono i portavoce dell’Assemblea dell’Asilo Occupato – noi ormai abbiamo i mezzi, le capacità e l’energia di proporre una Perdonanza nostra, con il significato ed i simboli che riteniamo più giusti. Simboli e significati che invece di strumentalizzare il perdono, forniscono le basi narrative per ribellarsi alle ingiustizie e rifiutare i privilegi e gli sciacallaggi di cui una grossa parte della città è stata vittima sopratutto dopo il sisma. Ma ora Basta, lo dice anche V per Celestino».
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