
La produzione di vino in Abruzzo, secondo le previsioni per il 2012, raggiungerà i 2,4 milioni di ettolitri, pari al 5% in più rispetto allo scorso anno (2.283.000 ettolitri) e al 9% in meno rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.636.000 ettolitri). L’incremento previsto in regione per l’anno in corso è in controdenza rispetto al dato nazionale che ha una previsione di -3,5%. Emerge dalle prime stime elaborate dall’associazione enologi enotecnici italiani (Assoenologi).
Dal punto di vista della qualità dei vini prodotti, rileva l’associazione, «se le condizioni climatiche del mese di settembre decorreranno favorevolmente, si può ipotizzare un’annata interessante con molte punte di ottimo, in particolare per i vini rossi».
Anche il mercato abruzzese dimostra di essere «piuttosto vivace», con sensibili incrementi rispetto alla precedente campagna che per alcune partite raggiungono anche il +30%.
Secondo Assoenologi, le condizioni climatiche hanno favorito lo sviluppo delle viti: pioggia, neve e basse temperature in inverno hanno garantito la presenza di buone riserve idriche nei vigneti; le belle giornate e le temperature alte, da aprile in poi, hanno favorito lo sviluppo di una buona vegetazione e l’emissione di grappoli ben formati; le alte temperature che si sono susseguite dalla primavera inoltrata fino all’estate hanno permesso alla vite una normale attività vegeto-produttiva.
L’epoca di vendemmia, secondo l’associazione, è prevista nella norma: per le varietà precoci (Chardonnay, Pinot grigio) la raccolta è iniziata il 20 agosto nelle zone costiere e attorno al 25 in quelle interne e collinari, per le altre uve bianche (Trebbiano, Malvasia, Passerina e Pecorino) inizierà nei primi giorni di settembre, mentre per le varietà a bacca rossa (principalmente Sangiovese e Montepulciano) prenderà il via nell’ultima settimana di settembre e andrà avanti sino a fine ottobre.
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