Terremoti: ‘Prevenire il crollo degli stili di vita’

28 agosto 2012 | 13:52
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Terremoti: ‘Prevenire il crollo degli stili di vita’

Mettere a confronto le esperienze maturate in seguito ai terremoti dell’Aquila e dell’Emilia Romagna per cercare di delineare delle soluzioni ai problemi che, in seguito ad eventi traumatici di questo tipo, minano il benessere della popolazione. Questo il fine del convegno ‘Sisma: condividere le esperienze per migliorare le risposte’, previsto per il prossimo 1 settembre a Cento, in provincia di Ferrara, città ancora convalescente dopo i terremoti che recentemente hanno colpito Emilia Romagna e Lombardia.

L’idea di organizzare un convegno di questo tipo è stata maturata a L’Aquila: a promuovere la manifestazione è stata, infatti, l’associazione scientifica Alba (Associazione Lifestyle Benessere e Alimentazione), nata nel capoluogo abruzzese nel 2007, con la preziosa collaborazione dell’ordine dei medici della provincia dell’Aquila, presieduto da Maurizio Ortu, che ha «subito sposato, al 100%, l’iniziativa», come conferma il presidente di Alba Francesco Fagnani.

«In occasione del convegno del primo settembre – spiega Fagnani – si parlerà dei modelli per la gestione dell’emergenza, dei disturbi post traumatici da stress e di aspetti cardiovascolari, ma il tema centrale dell’incontro sarà l’importanza del recupero, da parte delle persone colpite da catastrofi naturali, dello stile di vita ‘ordinario’ e di una corretta alimentazione».

«In seguito al sisma dell’Aquila – argomenta il presidente di Alba – ci siamo messi a disposizione del Coi di Giulianova per aiutare i nostri concittadini sfollati sulla costa e ci siamo resi conto che la popolazione aveva completamente modificato, in maniera negativa, il proprio stile di vita. Gli anziani, in particolare, sradicati dalle loro abitudini, avevano difficoltà a seguire le proprie terapie mediche ordinarie e avevano problemi di disidratazione, acuiti anche dal fatto che le temperature della costa adriatica sono molto diverse da quelle del capoluogo abruzzese». E’ stato insomma riscontrato, come spiega il presidente dell’ordine dei medici dell’Aquila Maurizio Ortu «un vero e proprio crollo degli stili di vita con lo scoinvolgimento degli schemi di base della terapia e dell’idrazione». Un problema che secondo il medico non va affatto sottovalutato. «In seguito al sisma – spiega – nell’Aquilano c’è stata una mortalità senile elevatissima, che può essere stata influenzata proprio dallo sradicamento delle persone anziane dalle loro abitudini. Lo sradicamento causa infatti difficoltà di adattamento e decadimento fisico». Numerosi anche i disagi alimentari. «All’Aquila in seguito al sisma è aumentata l’incidenza dell’obesità – spiega Fagnani – Il cibo è stato infatti utilizzato dalla popolazione colpita dal terremoto come un ‘calmante’, un modo per scaricare la tensione».

«Per arginare questi problemi – aggiunge Fagnani – nel 2009 abbiamo promosso, gratuitamente, una serie di incontri divulgativi incentrati proprio sul recupero dei concetti base del corretto stile di vita, come l’importanza dell’idratazione e dell’alimentazione, avviando anche un percorso di coaching alimentare. Le esperienze maturate in occasione del terremoto dell’Aquila ci hanno spinto a voler diffondere a carattere nazionale tutte le informazione apprese sul campo, in modo da delineare, attraverso il confronto, delle linee guida da utilizzare in occasione di eventuali disgrazie analoghe per gestire il crollo dello stile di vita». L’obiettivo dell’associazione Alba è infatti proprio quello di promuovere «il dialogo tra tutte le figure professionali che ruotano intorno al concetto di benessere, al fine di aiutare gli utenti prima che divengano pazienti. Il tutto, natutalemente, nel rispetto assoluto dei reciproci ruoli. Gli sconfinamenti sono infatti negativi per l’utenza».

«L’iniziativa del primo settembre – aggiunge Fagnani – è stata accolta con entusiasmo non solo dagli enti aquilani, ma anche da quelli emiliani e nazionali. Hanno infatti garantito il loro supporto alla manifestazione l’Amfe (associazione Medici di Famiglia Volontari per le Emergenze) e gli ordini dei medici di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. L’iniziativa è inoltre patrocinata dal comune dell’Aquila, dal comune di Cento e dalla Regione Emilia Romagna».

Il convegno è stato organizzato in due sezioni: la prima parte della giornata sarà dedicata a un convegno medico gratuito, aperto a medici di tutte le specializzazioni e inserito nel programma nazionale di educazione continua in medicina, la seconda parte sarà invece dedicata ad un confronto con la popolazione.

All’incontro parteciperanno, a titolo gratuito, il presidente di Alba Fagnani e i membri del direttivo Giuseppe D’Ascenzo e Nicoletta Proietti. Interverranno, inoltre, Paolo Evangelista, medico per Amfe operativo nelle tendopoli emiliane, Massimo Casacchia, direttore del servizio psichiatrico universitario di diagnosi e cura dell’università di L’Aquila, Luigi Bagnoli per l’ordine dei medici di Bologna, Nunzio Borelli e Carlo Curatola per l’ ordine dei medici di Modena, Maria Brini per l’ ordine dei medici di Reggio Emilia. Presenti anche Mario Ferioli, che si è particolarmente distinto a Finale Emilia e Mauro Manfredini, che ha apportato un grande contributo operativo nella zona di Cento. I lavori saranno moderati da Maurizio Ortu, presidente dell’ ordine dei medici dell’Aquila e Bruno Di Lascio, suo omologo dell’ ordine dei medici di Ferrara. L’iniziativa verrà presentata all’Aquila giovedì prossimo, 30 agosto, alle ore 11 all’Auditorium della Carispaq.

red

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